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Ucciso in piazza: gli amici organizzano una partita di calcio per ricordare Alfonso

Nel campetto da calcio al centro giovanile di Calcinato i tanti amici e famigliari del giovane si sono riuniti per giocare alla memoria del 35enne

Ucciso in piazza: gli amici organizzano una partita di calcio per ricordare Alfonso
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Ucciso in piazza: gli amici organizzano una partita di calcio per ricordare Alfonso.

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Una partita di calcio per ricordare un uomo, un fratello, un amico. Erano presenti tutti al memoriale organizzato dalla famiglia e dagli amici di Alfonso Kola, da tutti conosciuto e chiamato «Fonzie». Nel campetto da calcio al centro giovanile di Calcinato i tanti amici e famigliari del giovane si sono riuniti per giocare alla memoria del 35enne ucciso a coltellate la sera del 30 maggio nella piazza di Calcinatello.
Una squadra con tanto di magliette speciali che ritraggono l’immagine dell’amico scomparso. Alla fine della partita «memoriale», una nuvola di palloncini bianchi si è liberata nel cielo. E il dolore per una morte così assurda, è ancora troppo forte.

Omicidio

Restano per ora ignote le cause della lite che è degenerata in omicidio la sera del 30 maggio scorso in piazzetta Europa che è stata teatro di una morte violenta. L'assassino, Petrit Gega, 52 anni, anch'egli di origini albanesi e che ha sferrato le coltellate mortali al 33enne, è stato fermato subito dopo l'omicidio e passata al setaccio la sua abitazione a Lonato del Garda dove viveva con la moglie e due figli ormai grandi. Lui muratore da tempo e residente in Italia da diversi anni, non ha spiegato le ragioni del folle gesto, adducendo agli inquirenti che lo hanno sottoposto a diversi interrogatori, di essere «posseduto» da forze a lui sconosciute. Né si è compresa la natura della loro conversazione fuori dal bar, perché i due hanno iniziato a discutere in lingua albanese. Mentre a Calcinato in molti lo ricordano, anche in attesa che la giustizia faccia il suo corso, la salma del giovane Alfons Llesh Kola è rientrata nel paese d'origine in Albania,ed è stata sepolta nella città natale di Kallmet i Lehza, lo stesso paese di origine dell'omicida 52enne.

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