tragedia familiare

Uccise la madre: assolto perché incapace di intendere e volere

La vicenda risale a tre anni fa, il giovane si presentò in caserma confessando

Uccise la madre: assolto perché incapace di intendere e volere

Uccise la madre: assolto in primo grado e in appello perché incapace di intendere e volere.

Uccise la madre: assolto in primo grado e in appello

Questo l’epilogo della vicenda che vide come protagonista tre anni fa Vincenzo Capano, 27 anni di Brescia: il giovane quella sera si presentò in caserma dai carabinieri, qui confessò apertamente di aver ucciso la madre, strozzandola. Da tempo il ragazzo risulta ricoverato all’ospedale psichiatrico giudiziario. La procura generale aveva richiesto la condanna a dodici anni di reclusione, secondo i giudici di secondo grado, però, non risulterebbe imputabile.

Visioni contrastanti: a prevalere l’incapacità di intendere e volere

I periti del giudice delle indagini preliminari avevano riscontrato nell’uomo un vizio totale a differenza del consulente psichiatrico al quale la titolare delle indagini sull’omicidio si era affidata e secondo il quale il giovane risulterebbe affetto da schizofrenia ma nel momento in cui uccise la madre sarebbe stato consapevole.