Truffe online su auto usate: indagato 38enne
La Polizia di Desenzano del Garda ha indagato in stato di libertà un italiano di anni 38 residente a Desenzano, con numerosi precedenti penali e di polizia a carico relativi a reati contro il patrimonio.
Lo stesso infatti nei mesi scorsi pubblicizzava in rete, su un noto sito dedicato al commercio on line, la vendita di autovetture usate di marche prestigiose a prezzi d’occasione nel quale, per allettare potenziali acquirenti, postava fotografie dei veicoli ed informazioni vantaggiose relative alle condizioni e prestazione del mezzo.
Veniva inoltre indicato un numero telefonico cui l’interessato poteva fare riferimento per le trattative.
Il tutto era ben organizzato per trarre in inganno i potenziali acquirenti che “ingolositi” dalle immagini fotografiche postate e dal prezzo concordato nonchè dai modi convincenti del venditore, non esitava ad inviare somme di denaro quale anticipo per assicurarsi l’acquisto del veicolo.
Inizialmente a cadere in questo raggiro vi è stato, tra gli altri, un cittadino italiano residente in Austria che dopo aver trattato telefonicamente con l’indagato l’acquisto di una Mercedes Slk, vista sul predetto sito internet dedicato a vendite, ed aver trasferito quale caparra circa 5.000 euro su un conto corrente postale, ha constatato amaramente che l’auto desiderata non esisteva e che il venditore si era completamente dileguato.
La vittima presentatasi presso il Commissariato P.S. di Desenzano, in quanto l’annuncio ingannevole portava sul basso Garda Bresciano, sporgeva denuncia dell’accaduto consentendo di avviare le attività investigative.
Nonostante le “schermature” utilizzate dall’autore della truffa che intestava a “prestanome” sia i riferimenti telefonici che bancari utilizzati, la polizia lo ha individuato e, dopo la perquisizione nella sua abitazione, rinveniva elementi probatori utili a ricostruire i fatti e le responsabilità.
Venivano infatti ritrovate nella sua disponibilità la scheda telefonica e la carta poste-pay utilizzate per realizzare la truffa.
Si ritiene che siano diversi gli episodi criminosi analoghi posti in essere dall’indagato dalla metà del 2016 e le indagini proseguono per fare piena luce anche su questi.