Tre borse di studio in nome di Paolo «Il Pro» a Leno
Come ormai da tradizione l’associazione dedicata a Degiacomi premia i ragazzi della scuola in ospedale alle prese con le cure
«Nel quindicesimo dalla sua scomparsa Paolo quest’anno ci ha dato ancora più forza» hanno detto dall’Associazione Paolo «Il pPro» Degiacomi presentando le promesse mantenute in questo lungo anno nel segno della solidarietà e della ricerca.
Associazione Paolo «Il Pro» Degiacomi
Associazione nata dal ricordo di Paolo Degiacomi per raccogliere fondi da destinare ad iniziative nell’ambito della ricerca scientifica o a sostegno di persone, famiglie che stanno lottando contro malattie ematologiche. L’associazione «Paolo Il Pro» fin da quando è stata fondata nel 2010 è partner di Ail Brescia, con cui ha partecipato con importanti contributi a vari progetti tenendo vivo il ricordo del giovane Paolo scomparso a causa di una forma di leucemia a soli 19 anni nel 2009 con il finanziamento a progetti per la ricerca sulle malattie oncologiche e sostegno a ragazzi come lui che combattono la malattia e cercano di vivere la loro quotidianità. E con l’avvicinarsi della fine dell’anno è ora di premiare gli studenti.
Oggi, sabato 14 dicembre, sono state consegnate delle borse di studio 2024.
Borse di studio
«Dopo i 3 visori donati ad agosto 2024 ai reparti di oncologia di Manerbio e onco-ematologia pediatrica degli Spedali Civili di Brescia all’Itis Castelli vengono consegnate (come ogni anno) 3 borse di studio a studenti frequentanti la scuola in ospedale in quanto pazienti in cura in reparto grazie alle segnalazioni dell’equipe di professori che li segue, distaccamento dell’Itis coordinati dalla dirigente Simonetta Tebaldini - ha detto Bruno Sudati presidente dell’associazione - tutti e tre gli studenti hanno saputo superare le difficoltà della scuola a distanza e le “barriere digitali” nonostante il lungo e duro percorso terapeutico che stanno affrontando. Ogni anno eroghiamo in memoria di Paolo queste borse e immancabilmente questo evento ci emoziona sempre anche perché capiamo molto il duro percorso che questi ragazzi stanno facendo, scuola in ospedale che aveva accompagnato anche Paolo. La pergamena riporta anche questo pensiero: “l’arte del saper vivere consiste nell’avere gli occhi di chi ne ha passate tante e il sorriso di chi le ha superate tutte».
Tra i premiati Nicola, iscritto alla classe quinta dell’istituto Abba-Ballini, il suo percorso di studio terminerà quest’anno con gli esami di Stato. É studente della scuola in ospedale da dicembre 2023, ha avuto un percorso terapeutico molto impegnativo. Per precauzioni sanitarie ha potuto frequentare le lezioni solo a distanza, ma «è comunque riuscito a superare la barriera digitale per impostare buoni relazioni con i docenti e rendere le lezioni proficue. Sì è dimostrato persona attendibile, responsabile e matura e si è impegnato seriamente ottenendo buoni risultati» hanno detto i prof.
C’è poi Nicolas iscritto alla classe terza dell’indirizzo chimico dell’istituto Golgi, ha aderito con motivazione al progetto didattico proposto dalla Scuola in Ospedale. Ha partecipato alle lezioni proposte in presenza e a distanza apprezzando la dimensione personale dell’attività superando i limiti di un percorso scolastico al di fuori della classe di appartenenza. «Quando ricoverato non si è mai sottratto alle lezioni proposte nonostante le fatiche delle lunghe permanenze in reparto».
E a chiudere la terza premiata sarà Susanna iscritta alla classe seconda del liceo artistico Leonardo, è studentessa della scuola in ospedale da maggio 2024.
«Ha partecipato alle lezioni proposte con interesse e serietà nonostante il lungo percorso terapeutico l’abbia tenuta lontana dalla scuola per tanto tempo. Si è dimostrata persona attendibile, responsabile e matura e si è impegnata seriamente ottenendo buoni risultati» hanno concluso i prof le motivazioni che hanno spinto a premiare i tre ragazzi.
Nuova donazione
Ma se l’anno è quasi giunto al termine, l’impegno dell’associazione non finisce qui perché nel cassetto c’è già un’altra importante donazione.
«Durante le serate dell’evento in ricordo di Paolo di settembre avevamo promesso una nuova donazione all’oncologia di Manerbio - ha spiegato Sudati - e la promessa l’abbiamo mantenuta: siamo arrivati alla cifra necessaria all’acquisto, circa 40mila euro aumentata rispetto ai previsti 30 in quanto verranno donati 2 gruppi di strumentazione, ordine effettuato e la consegna è prevista per la prima metà di gennaio. Si tratta di due sistemi “chemocare” per terapia isotermica hilotherapy comprensivi dei vari accessori per l’utilizzo immediato e comodo della strumentazione macchinari ad oggi in uso in pochi ospedali. Manerbio sarà il terzo in provincia di Brescia. Strumenti utili a ridurre gli effetti collaterali delle chemioterapie per gli arti periferici del corpo, strumento che sta già dando percentuali di successo sopra il 50% ma che difficilmente i nosocomi in autonomia possono acquistare. In questi ultimi mesi abbiamo anche sostenuto l’Ail di Brescia ed una famiglia bisognosa con un figlio in terapia per una malattia del sangue. Sono ormai 15 anni che Paolo ci accompagna in queste donazioni importanti: nel decennale abbiamo donato al centro Crea del Civile una Droplet molto costosa, questa volta abbiamo trovato interlocutori molto aperti e disponibili a mettersi al lavoro utilizzando strumentazioni nuove e moderne a Manerbio. Motivo per il quale abbiamo affrontato questa nuova importante spesa che aiuterà tanti malati durante le terapie chemioterapiche».