Trattore rubato ritrovato nelle campagne
Sottratto da un’azienda al confine tra Chiari e Castelcovati, era nascosto in un’area in disuso a Coccaglio
E’ stato ritrovato mercoledì pomeriggio, nelle campagne di Coccaglio, il trattore rubato nella notte tra lunedì e martedì da un’azienda al confine tra Chiari e Castelcovati.
Trattore rubato ritrovato nelle campagne
Tutto e bene quel che finisce bene, dunque, ma rimane la preoccupazione per un fenomeno che purtroppo è molto noto agli imprenditori agricoli.
«Si tratta di una problematica che Coldiretti denuncia da tempo e che sta mettendo a rischio l’attività degli agricoltori, fondamentale per il territorio: anche perché, con l’arrivo della primavera inizieranno a pieno ritmo i lavori nei campi e aumenterà il rischio per i macchinari più importanti»,
ha commentato Laura Facchetti, presidente di Coldiretti Brescia, alla luce dell’ultimo episodio avvenuto nelle campagne della Bassa Bresciana. Il modus è sempre lo stesso. Come spiega l’Osservatorio Agromafie di Coldiretti, senza sistemi di sicurezza o di blocco o ladri salgono direttamente sul mezzo e spariscono alla guida del trattore, come successo la notte scorsa: quando i proprietari si sono accorti del furto e hanno allertato i carabinieri i ladri si erano già allontanati.
Se il mezzo non parte, invece, viene agganciato e trainato lontano. La destinazione ultima? Il mercato dell’Est, ma anche Russia, Africa e Medio Oriente, dove i trattori (alcuni, quelli di ultima generazione, anche del valore di diverse migliaia di euro) vengono venduti dopo essere stati nuovamente immatricolati, sempre che invece non vengano smantellati ed rivenduti in tutta Italia come pezzi di ricambio.
In questo caso, fortunatamente, in trattore è stato restituito al titolare dell’azienda agricola clarense. Abbandonato in un’area inutilizzate nella campagne di Coccaglio, poco distante dalla sede della Bialetti, è stato notato dal proprietario dello spazio durante un controllo, memore delle indicazioni dell’Arma, che ha sempre invitato a controllate capannoni e aree in disuso in modo da evitare che vengano utilizzati come depositi abusivi per merce rubata. «La collaborazione con le forze dell’ordine è strategica», ha concluso Facchetti. E in questo caso, infatti, ha fatto la differenza.