Trasparenza nelle amministrazioni: i consiglieri monteclarensi pubblicano i redditi

Trasparenza nelle amministrazioni: i consiglieri monteclarensi pubblicano i redditi
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Nell'interesse della trasparenza e del controllo civico, per legge i redditi dei consiglieri comunali eletti nei Comuni sopra i 15mila abitanti devono essere pubblicati. E spesso finiscono sotto la lente d'ingrandimento, nell’ottica di fornire una panoramica della situazione economica dei rappresentanti pubblici. Con un occhio critico alla responsabilità e all'integrità, ci addentriamo nel tessuto economico che definisce il contesto finanziario dei nostri amministratori pubblici nel rispetto del diritto alla privacy e alla protezione dei dati personali. I dati infatti attengono esclusivamente alle informazioni che i consiglieri comunali e gli assessori di Montichiari hanno già reso pubbliche sul sito del Comune, in osservanza delle normative sulla trasparenza amministrativa.

Dai dati resi pubblici per legge

Basandoci sui dati forniti relativi al reddito complessivo di Montichiari, emerge come il più «ricco», o colui che dichiara il reddito più alto, è il consigliere Bonometti con un reddito di 161.562 euro. Dichiara invece il reddito più basso il consigliere Bianchi con un reddito di 936 euro. È importante notare che questi dati riflettono unicamente il reddito complessivo dichiarato per l'anno in questione e non necessariamente la ricchezza complessiva o il patrimonio netto degli individui, che potrebbero includere beni immobili, investimenti, risparmi e altri attivi patrimoniali non riflessi nel solo reddito annuo. L'analisi rivela comunque un'ampia varietà nei livelli di reddito percepiti dai rappresentanti pubblici della città in alcuni casi con una disparità significativa.

Altro aspetto da evidenziare è l'assenza di dati per alcuni consiglieri, come Gamberoni e Pezzaioli, i cui redditi non sono stati presentati, non per motivi di trasparenza ma  perchè casalinga l'una, e coadiuvante agricolo l'altro.

Indennità di carica per il sindaco

Le indennità e i rimborsi relativi a spese di rappresentanza sono due componenti distinti ma correlati della retribuzione e del supporto finanziario forniti a certi funzionari pubblici, come i sindaci, i consiglieri e altri amministratori locali. Questi fondi sono destinati a coprire costi e spese sostenuti nell'esercizio delle loro funzioni ufficiali.Sul sito del Comune di Montichiari, nella sezione riservata alla trasparenza nella pubblica amministrazione sono stati pubblicati anche i dati relativi alle indennità e i rimborsi per le spese di rappresentanza, in questo caso, dal sindaco di Montichiari Marco Togni nell'esercizio delle sue funzioni. Il ruolo di sindaco comporta responsabilità e doveri, tra cui quello di rappresentare il proprio Comune sia dentro che fuori i confini cittadini. Recentemente, il sindaco ha fatto luce sulle spese di rappresentanza del Comune, dettagliando i rimborsi richiesti per i chilometri percorsi in servizio, spettanti per legge e stabiliti dalle tabelle Aci. Le cifre, attinte da report ufficiali, mostrano un quadro delle esigenze di mobilità legate all'incarico: incontri con altri enti, partecipazione a conferenze e eventi e impegni vari per i quali il primo cittadino ha viaggiato, con l'obiettivo di tessere relazioni e portare avanti gli interessi della comunità. La trasparenza nella gestione delle spese pubbliche è un principio cardine dell'amministrazione e le spese di rappresentanza, benché legittime, sono sempre soggette a scrutinio pubblico. In questo contesto, il sindaco ha operato all'insegna della chiarezza, fornendo rendicontazioni dettagliate dei suoi spostamenti, inclusi i relativi costi. «Le spese messe a rimborso anche se chilometriche non comprendono solamente i chilometri percorsi, ma anche in maniera più estesa i costi relativi a pedaggi, pranzi di lavoro, costi per l'acquisto di biglietti per eventuali viaggi - spiega il primo cittadino. Tante le spese extra, così come gli impegni e le ore impiegate per le questioni che coinvolgono il Comune ma che vanno gestite altrove, anche fuori Provincia spesso. Ritengo che a un sindaco, nelle sue funzioni, mentre opera per il bene dei suoi cittadini, spetti il dovuto».

La cifra totale stanziata per i rimborsi chilometrici rimane in linea con quella di altri comuni di dimensioni simili, ma ogni euro speso viene esaminato sotto la lente dell'efficienza e dell'efficacia. La discussione non si ferma solo ai numeri, ma tocca anche il tema più ampio della gestione etica delle risorse pubbliche. Montichiari, con il suo sindaco al timone, sembra navigare queste acque con un occhio attento sia alla prudenza fiscale che alla necessità di mantenere una presenza istituzionale attiva e produttiva.

 

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