Trascinato dalla roggia per dieci chilometri: ora Paco è sano e salvo
Il cane, un Golden Retriever, era caduto nella Fusia a Palazzolo ed è stato recuperato a Rovato grazie a un giovane ciclista

Di chilometri ne avrà percorsi quasi dieci, in balia della corrente di una roggia Fusia ingrossata dalle recenti piogge, prima di essere recuperato: è la storia a lieto fine (racconta ChiariWeek) di Paco, un cucciolone (ha un anno e 4 mesi) di Golden Retriever, caduto nel canale a Palazzolo sull’Oglio e salvato a Rovato grazie agli sforzi di alcuni preziosi aiutanti. Primo tra tutti Paolo Compagnoni, 15 anni, giovanissimo ciclista del Giangi's Bike Team di Erbusco ma di casa a Cologne, che mentre si allenava sulla sua bicicletta a Coccaglio ha notato il cane trasportato dalla corrente.
Trascinato dalla roggia per dieci chilometri
«Stavo percorrendo il ponte sopra la roggia, alle pendici del Monte Orfano, quando l’ho visto: sembrava nuotare tranquillo, all’inizio pensavo fosse con qualcuno ma quando ho visto che si allontanava ho capito che qualcosa non tornava», ha raccontato il ragazzo, che ha trasformato il suo giro in bici in una missione di salvataggio. Un vero e proprio inseguimento, costeggiando il canale, assistito dal padre dall’altra parte del telefono. «Ho provato a chiamarlo, a farlo avvicinare alla riva e anche a raggiungerlo con un bastone, là dove potevo scendere - ha continuato - Sono andato avanti per alcuni chilometri, fino a quando il cane non è riuscito a raggiungere da solo una chiusa all’altezza della strada che porta al convento di Rovato».
Scampato alla corrente, si è «arenato» in una rientranza, stanco e spaesato, non vedendo la sua famiglia.
«Era spaventato e tremava, ho provato a chiamarlo nuovamente ma non si muoveva - ha continuato Paolo - Ho chiesto aiuto a una signora che stava pulendo poco più in là, che a sua volta ha chiamato i titolari di Turra La Bottega».
Un vero team di salvataggio (a cui si è aggiunto l’assessore di Rovato, Pieritalo Bosio), che ha recuperato Paco, si è accertato delle sue condizioni e lo ha rifocillato in attesa dell’arrivo dei suoi padroni, avvisati grazie al numero segnato sulla medaglietta.
Paco è sano e salvo
Una chiamata che per la famiglia del Golden Retriever ha segnato la fine di un incubo ad occhi aperti, durato oltre due ore. Momenti di ansia e preoccupazione scattati in mattinata sulle sponde della roggia a Palazzolo sull’Oglio, dove Paco e il suo proprietario si erano recati più volte. «
Mi sono distratto un attimo e, quando mi sono girato, non c’era più», ha raccontato il palazzolese, che ha iniziato a cercarlo ovunque, prima nei dintorni, poi allargando il raggio di ricerca, ripercorrendo anche il tracciato del canale ma senza mai intercettarlo.
«Ho anche pensato che potesse averlo preso qualcuno, allora ho preso la macchina e ho seguito un furgoncino che avevo visto passare poco prima fino alla Spina e l’ho fermato».
Un tentativo dettato più dal panico, più che da una reale convenzione di trovarlo, ma quando di mezzo c’è un membro della famiglia, ogni tentativo è lecito.
Poi, poco dopo le 11, il telefono è squillato. «Paco sta bene, è qui», il sunto della telefonata che per i suoi padroni è stata un momento di gioia.
«Evidentemente, dopo essere caduto nella roggia non è più riuscito a risalire e ha seguito la corrente: dopo averlo recuperato lo abbiamo portato dal veterinario per un controllo, si è graffiato un po’ le unghie, ma sta bene», ha concluso.
Una storia a lieto fine, abbiamo detto, dove non sono mancati anche i segni di riconoscenza verso chi, dimostrando una grandissima sensibilità, non ha ignorato l’animale in difficoltà. Ce ne vorrebbero di persone come loro.