Traffico di droga, lo scalo D'Annunzio secondo solo all'aeroporto di Malpensa
Si tratta di numeri in crescita se paragonati a quelli dell’anno precedente.
La marijuana arriva in Italia anche attraverso l’aeroporto di Montichiari.
Dopo Malpensa
A certificarlo sono i dati della Direzione centrale servizi anti-droga, che hanno messo in evidenza come lo scalo Gabriele D’Annunzio in Lombardia è secondo soltanto a quello di Malpensa per il traffico di marijuana dall’estero.
A confronto
Stando all’indagine 2021, che fa riferimento ai dati 2020, le forze dell’ordine sono riuscite a sequestrare all’aeroporto di Montichiari 24,40 chilogrammi di marijuana. Un quantitativo sequestrato inferiore a Malpensa, dove sono stati sequestrati 53,92 chilogrammi di marijuana, ma superiore allo scalo di Linate dove in dogana sono stati scovati 5,93 chilogrammi di marijuana.
In aumento
Per quanto riguarda i dati dello scalo monteclarense, si tratta di numeri in crescita se paragonati a quelli dell’anno precedente. Sempre nella relazione della Direzione centrale servizi anti-droga, nel 2019 alla dogana dell’aeroporto di Montichiari erano stati sequestrati 2 chilogrammi di marijuana. Anche se il trasporto aereo risulta poco sfruttato per il traffico di marijuana, nel biennio 2019/2020 è stato registrato un incremento dei sequestri del 50,35% (da 114,91 a 172,76 chilogrammi di sostanza stupefacente).
Da dove arriva la marijuana?
Già, ma da quali Paesi arriva la marijuana che viene scoperta in aeroporto? La droga giunge soprattutto dalla Spagna e dagli Stati Uniti d’America. Mentre il maggior numero di persone denunciate è risultato essere di nazionalità italiana. Tutto ciò testimonia che gli aeroporti, come Montichiari, sono ormai delle rotte per la marijuana.
L'articolo completo su Montichiariweek in edicola da venerdì 12 novembre.