Trafficante di droga bresciano, confiscati dalla Polizia una villetta ed un appartamento
Al termine di una complessa attività di indagine.
Questa mattina (venerdì 23 settembre 2022) la Polizia di Stato ha eseguito la misura di prevenzione patrimoniale emessa dal Tribunale di Brescia - Sezione misure di prevenzione, su richiesta del Procuratore e del Questore di Brescia, con la quale è stata disposta la confisca di prevenzione di beni immobili per un valore complessivo di circa 400mila euro, riconducibili ad un noto pregiudicato bresciano.
Complessa attività di indagine
Il tutto a seguito di una complessa attività di indagine patrimoniale svolta dal personale della Divisione Anticrimine della Questura di Brescia focalizzata sui beni del pregiudicato di cui sopra derivanti da una serie di reati contro il patrimonio ma soprattutto in violazione delle norme sugli stupefacenti commessi già alla fine degli anni Settanta. Il Tribunale, su proposta della Procura e del Questore di Brescia, ha pertanto riconosciuto la pericolosità sociale dell'uomo sulla base delle sue attività illecite, grazie alle quali aveva acquistato, intestando i beni a prestanome, due immobili con relativi garage. Risalgono infatti ai primi anni '90 gli acquisti dei beni così come le vicende giudiziarie e le relative condanne a seguito di importanti indagini antidroga nella provincia di Brescia.
Pericolosità sociale dell'uomo
Secondo quanto sostenuto dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Brescia, le indagini avviate nel 2020 a seguito dell'arresto in esecuzione dell'Ordinanza di Misura Cautelare in Carcere emessa dal Gip di Brescia per traffico di sostanze stupefacenti, hanno evidenziato la pericolosità sociale dell'uomo che nel corso degli anni avrebbe avuto una capacità economica sproporzionata rispetto ai redditi dichiarati, utilizzata per acquistare due immobili ed intestarli agli insospettabili familiari. A seguito di una situazione reddituale esigua aveva infatti la disponibilità di una villetta e di un appartamento in provincia di Brescia. I beni confiscati saranno acquisiti al patrimonio dello Stato e gestiti dall'Agenzia Nazionale per i beni sequestrati e confiscati alle mafie che le utilizzerà per finalità di giustizia, ordine pubblico e protezione civile ovvero potrà trasferirli agli enti locali per attività sul territorio.