Torbiere chiuse? C'è (ancora) chi se ne fa un baffo
Il presidente: "Deciderò sabato se aprire o meno in base alle indicazioni della Regione".
Un muro di rete metallica alto due metri, filo di ferro, fettucciato, rami e tronchi non riescono comunque a fermare l’orda che sta colpendo da ormai una settimana la Riserva delle Torbiere, chiusa al pubblico fino a lunedì.
Torbiere chiuse? C'è (ancora) chi se ne fa un baffo
Quotidianamente volontari e personale dell’ente si adoperano per ripristinare le chiusure degli accessi, apporre i cartelli e informare chi trovano durante le operazioni, ma podisti, runner, ciclisti e famiglie continuano a entrare nell’area verde, contravvenendo all’ordinanza emanata dall’Ente gestore.
"Deciderò sabato se aprire o meno in base alle decisioni della Regione - ha sottolineato Gianbattista Bosio, presidente dell’Ente gestore della Riserva - Pare inoltre che dalle prossime settimane si sblocchi il discorso della vigilanza con la Gev. Quotidianamente siamo impegnati con i volontari per monitorare gli accessi e ripristinare le barriere, ma il rispetto delle istituzioni è diventato nullo".
Sono in molti a entrare nelle Torbiere facendosi un baffo dell’ordinanza. "Oltre al fatto che il percorso centrale è stretto e non permette il distanziamento sociale, in questi due mesi la fauna si è riappropriata dei suoi spazi e ha nidificato - ha spiegato Matteo Lanciani, degli Amici della Riserva - Abbiamo apposto divieti, nastri, posizionato barriere, reti metalliche, ma sembra non servano a nulla. Se ci fosse un corpo di vigilanza interno fisso avrebbe elevato centinaia di multe al giorno, allora forse le persone avrebbero rispettato i divieti".
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