Tomas, ragazzo autistico con una super famiglia

Tomas, ragazzo autistico con una super famiglia
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 «L’educazione al fenomeno dell’autismo è fondamentale per aiutare questi ragazzi». Comincia così il racconto di Fanney Sigurdardottir, madre dal nome islandese quasi impronunciabile con uno smisurato amore per il figlio diciassettenne Tomas Grazioli. «Parlare di autismo serve per tenere alta la concentrazione sul tema. Non c’è niente di cui vergognarsi nel cercare di combattere l’ignoranza».
Tomas nasce 17 anni fa senza particolari problemi. Più o meno dopo ventiquattro mesi i genitori però cominciano ad accorgersi di qualche regresso nei processi di apprendimento e comunicazione del figlio: «Abbiamo notato che dopo aver pronunciato le prime parole ad un tratto smise e si richiuse nel silenzio

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