Tenta di ucciderli a martellate: "disperato per i debiti"
L'arresto è stato convalidato questa mattina.
Tenta di ucciderli a martellate: "disperato per i debiti". Guseppe Vitali, 59enne di Coccaglio che martedì stava per uccidere la moglie e i figli per poi incendiare la casa e morire con loro, è stato sentito questa mattina dal gip. All'origine del folle gesto una forte esposizione debitoria.
Tenta di ucciderli a martellate: "disperato per i debiti"
Logorato a causa dei circa 100mila euro di debiti accomulatisi negli anni, ha pensato che l'unica soluzione possibile fosse uccidere l'intera famiglia e poi morire con loro dopo aver incendiato la casa. Questa la spiegazione che Giuseppe Vitali, agricoltore 59enne di Coccaglio, ha dato questa mattina al giudice per le indagini preliminari Lorenzo Benini che l'ha interrogato nel carcere di Brescia e ha convalidato l'arresto. L'uomo era finito in manette martedì all'alba per tentato omicidio plurimo dopo che aveva preso a martellate la moglie e la figlia. Nel capo di contestazione provvisorio è stato inserito l'aggravante della premeditazione. Nel caso gli venga riconosciuto, Vitali rischia non meno di 12 anni di reclusione.
Resta in carcere
Gli avvocati dell'uomo, Francesca Flossi e Federica Turano, non hanno formalizzato istanza di sostituzione della misura cautelare al momento. "Si tratta di valutare quanto possa essere pericoloso per se stesso - ha commentato Flossi - E' un uomo disperato". Mentre parlava con il gip Vitali aveva degli accessi di pianto. La prima domanda, a ogni incontro con i legali, comunque, è sempre stata rivolta alle condizioni dei familiari, per sapere come stessero la moglie e la figlia in ospedale.
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