Telecamere in ricoveri e centri per disabili. Bravi!

Telecamere in ricoveri e centri per disabili. Bravi!
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Tutte le volte che la cronaca ci propone storie di abusi ai danni degli anziani maltrattati in ricoveri lager, la politica si straccia le vesti e promette interventi e pene più severe. Tutta questa enfasi dura un paio di giorni, poi torna in archivio fino all'episodio successivo. In tutta questa fiera dell'ipocrisia, qualcuno si distingue in positivo.

E, grazie a una consigliera eletta con il Partito Pensionati, Elisabetta Fatuzzo, la Lombardia potrebbe essere la prima regione italiana ad introdurre una serie di controlli preventivi nelle case di riposo. Non solo: anche nelle strutture che si occupano dei disabili.
A fine febbraio, infatti, è prevista l'approvazione di un progetto di legge che obbliga gli istituti dove sono ospitati i nostri nonnini e le persone meno fortunate a installare le telecamere di sorveglianza.

Superati i problemi legati alla burocrazia e alla privacy, potremmo vigilare sulla salute dei nostri cari. La legge lombarda finanzia anche con un milione e mezzo di euro (questo, almeno, è l'importo previsto) l'acquisto delle telecamere. Il prossimo passo dovrebbe essere l'introduzione del sistema anche nelle scuole materne. Ma andiamo con calma. Una conquista (di civiltà) per volta. Per una volta vi dico bravi, cari politici.

(da www.milanopolitica.it)


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