Tassa sui rifiuti: nel 2017 si risparmiano 48mila euro

Tassa sui rifiuti: nel 2017 si risparmiano 48mila euro
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Un risparmio preventivato di 48mila euro rispetto al 2016, questo quanto emerge dal piano finanziario del 2017 che riguarda l’imposta comunale sui rifiuti, ovvero la Tari pari a 1 milione e 227mila euro.

Nel 2016, quando il servizio di raccolta rifiuti è stato gestito tra Aprica e Cbbo, per il passaggio dal sistema calottizzato e quello «porta a porta» la cifra che girava intorno allo stesso era di 1 milione e 275mila euro.

Tasto dolente quello degli inadempienti, sollevato nel consiglio comunale di Ghedi dal consigliere di opposizione Renato Gatta, oggetto di verifica in queste settimane. «Si tratta di un 15% di evasione che diventa del 12% con il recupero» ha spiegato il consigliere delegato Giovanni Carletti. «E’ già stata accantonata a bilancio la somma per coprire le inadempienze - ha specificato l’assessore al Bilancio Alessandra Busseni - poi si procederà con le pratiche per il recupero effettivo della somma».

Sarebbe sicuramente interessante, poi, vedere chi siano questi inadempienti. Gran parte sembrerebbero essere utenze non domestiche. «Questo è dovuto alle difficoltà che qualche attività produttiva incontra - ha spiegato il vice sindaco Pierluigi Bianchini - se sfogliamo gli elenchi di questi inadempienti ci dobbiamo porre degli interrogativi, gente che per anni ha insegnato a tutti come fare la differenziata e poi magari sono i primi che non rispondono evidentemente per problemi propri alla tariffa». Frecciatina non gradita al Consigliere della lista di opposizione «Viva Castenedolo Viva» Renato Andreolassi che non ha mancato di chiedere specifiche sugli inadempienti: «Se il 3% si stima siano aziende produttive in difficoltà, gli altri sono cittadini in difficoltà economiche o che per protesta non pagano?» Per ora non è dato sapersi perché la valutazione è ancora in corso, ma Bianchini ha ammesso la provocazione: «Sono anni che si legge da parte di qualcuno come garantire e migliorare il servizio».

A fine Consiglio non è mancata la risposta del segretario del gruppo civico «Insieme per Castenedolo» ed ex assessore ai Servizi comunali che si era battuto per il servizio di raccolta rifiuti a calotta. «Il vicesindaco ha fatto riferimento a qualcuno che non paga, qualcuno che ha sempre fatto la raccolta. Non può fare certe affermazioni gravi come se fossimo al bar. Sia che la raccolta venga fatta con metodo porta a porta o con metodo a calotta chi non paga non paga. Non ha poi voluto specificare a chi si riferisse. Si riferiva per caso a chi è stato promotore della raccolta firme contro il sistema “porta a porta” promosso invece dall’Amministrazione? Ha lanciato il sasso e nascosto la mano, una mancanza di stile da parte di chi di politica ne sa. Bisognerebbe invece approfondire bene le motivazioni che hanno portato gli inadempienti a non pagare».

Su una cosa tutti i presenti sono stati concordi: un approfondimento su chi siano gli inadempienti e perché trasgrediscano è doveroso.


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