Superamenti di Csc anche nelle acque pubbliche

Superamenti di Csc anche nelle acque pubbliche
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Tra i diversi campanelli di allarme che si trovano nello studio condotto dalla Provincia e dall’Arpa c’è anche quello relativo a contaminazioni delle acque dei pozzi pubblici di Montichiari, riscontrate negli anni passati. Gli stessi pozzi non sono però stati coinvolti nel monitoraggio più recente relativo al 2015. Nonostante generalmente le analisi siano in regola non mancano le eccezioni. Eccezioni che in alcuni casi non sono perdurate nel tempo come per le concentrazioni di Tetracloroetilene (Pce) del pozzo «Marconi» che per un lasso di ben 11 anni, dal 2003 al 2014 si sono mostrate prevalentemente superiori alle Csc (Concentrazioni soglia di contaminazione) fissate dalla legge e massimi pari al doppio del valore consentito, ovvero 2 µg/l nel luglio 2007 contro il limite di 1.1 µg/l. Qui il tricloroetilene (Tce) ha sfiorato il valore consentito dalla legge nel febbraio 2008.

Preoccupante il valore sei volte superiore del limite consentito per la Pce rilevato nel novembre 2009 al pozzo di Novagli. Nella stessa occasione la Tce si è attesta pari al limite. Tra il 2011 e il 2013 alcuni superi relativi al tricloroetano nei siti «Accini» e «Bicelli», rispettivamente 0.22 µg/l e 0.34 µg/l, contro gli 0.15 µg/l di legge, il secondo più del doppio del consentito. Nella discarica «Gedit» alcuni problemi relativi alla Pce che nel mese di giugno 2012 ha superato di un decimo il limite fissato dalla legge, mentre nel mese di dicembre 2013 il superamento della Csc è stato rilevato in maniera più diffusa, ben 4 i piezometri coinvolti che hanno segnato un massimo di 1.7 µg/l contro il valor limite di 1.1 µg/l. Superi della Pce anche nella discarica Pulimetal tra il 2009 e il 2013 nel mese di settembre 2013. La discarica Monti.Ri.Am non è stata estranea dalle contaminazioni di triclorometano, che a partire dal 2011 ha manifestato concentrazioni superiori alla Csc con massimi di circa 4.5 µg/l (2011) e circa 3.5 µg/l (2012). Considerando il valore limite di 0.15 µg/l si tratta di valori fino a 30 volte superiori rispetto a quello consentito. In graduale diminuzione tra il 2012 e il 2013, fino a valori inferiori a 0.5 µg/l, ma comunque non in regola. «Tale contaminazione – si evince dallo studio - è stata a lungo associata a un pennacchio proveniente dall'area della discarica di Ciliverghe, ma tale fatto, oltre a non essere mai stato provato, sembrerebbe ragionevolmente da escludere vista la lontananza tra i due siti e le concentrazioni riscontrate in ognuno di essi».

Melania Isola


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