Suor Eulalia Capdevila e la «moringa»: un’agronoma in missione

Suor Eulalia Capdevila e la «moringa»: un’agronoma in missione
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Suor Eulalia, che cos’è la moringa?«E’ una pianta che opportunamente trattata ha proprietà straordinarie. Ogni grammo della foglia contiene 7 volte la vitamina c delle arace, 4 volte il calcio del latte, 4 volte la vitamina a delle carote, 2 volte le proteine del latte e 3 volte il potassio delle banane». Una suora che si occupa di moringa? «Mi sono laureata in agraria a Barcellona dove sono nata e ho messo la mia professionalità al servizio della mia missione in Zambia, paese dove la moringa sta diventando importatissima per tutta la popolazione per le sue proprietà nutritive e curative, un valido aiuto per combattere la fame». 

Perchè ha bisogno della collaborazione del Grimm?«Abbiamo bisogno di costruire un centro per la coltivazione e la lavorazione della pianta. C’è già il progetto e abbiamo bisogno di una mano per realizzare la struttura».Quando avete cominciato in missione a coltivare la moringa? «A Mongu abbiamo iniziato nel 2005 e ci siamo accorti che, opportunamente liofilizzata, oltre che essere un ottimo integratore alimentare la moringa è assai efficace anche come regolatore della pressione arteriosa, per i malati di diabete e per molto altro.

In Zambia la polvere di moringa si trova ovunque e viene spessissimo acquistata come medicinale». Come ha conosciuto il Grimm?«I volontari del Grimm sono già venuti da noi a costruire una clinica; due fratelli di suor Maria Sabani, ora scomparsa, sono volontari del Grimm e per il nuovo progetto abbiamo pensato di rinnovare la richiesta d’aiuto all’associazione monteclarense. Abbiamo proprio bisogno di costruire una fabbrica per garantire la massima qualità del prodotto anche perchè il territorio della nostra missione è particolarmente indicato alla coltivazione della pianta e le analisi effettuate dimostrano che la nostra moringa è di eccellente qualità».


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