Sull'Adamello si forma un lago di acqua sciolta, interviene il Codacons
Codacons: "Necessari provvedimenti utili a limitare le emissioni di Co2 e le contaminazioni ambientali.".

Eccezionale fusione in quota: tra la zona del Pian di Neve e l’affluenza del Mandrone, in Adamello, è spuntato un nuovo lago.
L'intervento del Codacons
Un bacino sopraglaciale, nato sopra la massa bianca sempre meno eterna e sempre più a rischio scomparsa. Lo hanno rilevato domenica 22 maggio, a oltre 3mila metri, Amerigo Lendvai e Andrea Scaltriti, operatori del Servizio glaciologico lombardo, organizzazione di volontariato scientifica no-profit che si occupa di ricerca e monitoraggio dei fenomeni sull’arco alpino.
"Nelle ultime due settimane, le temperature eccezionali hanno provocato una rapida fusione dello scarsissimo manto nevoso fino a quote ben superiori ai 3.000 metri – spiega Riccardo Scotti, di Sgl –. L’intensità della fusione nivale è stata talmente elevata da provocare la formazione di alcuni laghi su diversi ghiacciai nella nostra regione". Questi piccoli specchi d’acqua del tutto effimeri si formano in piccoli avvallamenti, perché, in primavera, l’acqua non defluisce facilmente.
Il Codacons scrive al Ministero per la Transizione Ecologica per la mancata attuazione di provvedimenti utili a limitare l'emissione di CO2 e per la massiccia contaminazione ambientale dell'ambiente bresciano.