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Studenti in strada contro la didattica a distanza, oltre sessanta le classi coinvolte

Una protesta autorizzata sotto le vesti di un flashmob, al ritmo del motto "La scuola si fa a scuola".

Studenti in strada contro la didattica a distanza, oltre sessanta le classi coinvolte
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Gli studenti scendono in strada e protestano, al centro la prolungata situazione di alternanza tra didattica a distanza e in presenza.

La causa

Il motivo? Non è il periodo di pandemia da Covid-19 che ha introdotto la necessità della Didattica a Distanza, bensì la mancanza di aule a disposizione risultanti inferiori rispetto all'effettivo numero di studenti.

"La scuola si fa a scuola"

Dal suono della prima campanella alle 7:50, per due ore consecutive, gli studenti dell’IIS Cerbotani di Lonato si sono radunati in una manifestazione pacifica nel parcheggio della scuola.“La scuola si fa a scuola” è il motto della protesta dei giovani studenti di 64 classi che dall’inizio dell’anno alternano didattica in presenza a didattica a distanza perché le aule disponibili sono soltanto 44.

Le loro parole

“La Provincia aveva promesso le aule container già a fine luglio, a distanza di sei mesi siamo ancora in didattica a distanza – dichiarano gli studenti – Fare scuola in presenza è molto diverso ed è un diritto che abbiamo voluto rivendicare nella protesta pacifica di questa mattina, nella speranza che il messaggio arrivi”.

Decine gli studenti che vi hanno partecipato

Una protesta autorizzata sotto le vesti di un flashmob, organizzata dai rappresentanti d’istituto, che ha visto partecipi decine di studenti.

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