Il progetto

Stretta di mano tra Coccaglio e Cologne: si punta ai fondi per lo sviluppo sostenibile

Tramite una convenzione i due Comuni richiedereanno 5 milioni del bando sulla rigenerazione urbana.

Stretta di mano tra Coccaglio e Cologne: si punta ai fondi per lo sviluppo sostenibile
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di Emma Crescenti

Da una parte il restyling del borgo storico e lo sviluppo dei servizi socio culturali; dall’altra la rigenerazione urbana dell’asse centrale del paese e l’estensione della rete ciclo pedonale rafforzando quel filo che già lega i Comune del Monte Orfano. Coccaglio e Cologne tornano a unirsi in nome dello sviluppo sostenibile del territorio con uno schema di convenzione (a Cologne verrà deliberato il 13 aprile, ndr) che punta a 5 dei 300 milioni stanziati del bando sulla rigenerazione urbana per il 2022.

Una nuova vita per il Borgo di Coccaglio

Decoro urbano, recupero del patrimonio storico e architettonico e promozione della mobilità per collegare ulteriormente i due territori sono i pilastri del progetto, studiato a quattro mani, che si snoda due ben distinti (e al tempo stesso collegati) ambiti di intervento.

A Coccaglio i lavori riguarderanno in primis il borgo storico romano-medievale «che nonostante i continui lavori edilizi attuati nel tempo ha mantenuto inalterata quella “patina” di vecchio», ha spiegato il consigliere delegato Fabrizio Rocco. E’ previsto quindi il restauro strutturale e funzionale dell’auditorium e delle torri romane (quella che si affaccia su piazza Marenzio diventerà sede espositiva e culturale, l’altra verrà semplicemente ripulita), la salita del castello e la piazza dietro al teatro verranno collegati con una passerella e verrà sistemata la pavimentazione in pietra delle piazzette e dei vicoli del castello, dove verranno anche allestiti degli spazi per ospitare eventi e manifestazioni «originali e di qualità».

Gli interventi a Cologne: si allarga la rete ciclopedonale

Per quanto riguarda Cologne il progetto si snoda su due direttrici. La prima punta alla rigenerazione funzionale dell’asse centrale del paese, (via Facchetti, via Corioni, via Donatori Avis Aido e Via Cominotti) «con l’obiettivo di definire un unicum urbanistico, contraddistinto dalla rifunzionalizzazione e l’implementazione di attrezzature e servizi, di natura sportiva, culturale, sociale, educativa e didattica», ha spiegato il vicesindaco Marco Garza. La seconda, invece, punta a sviluppare la rete della mobilità dolce realizzando un collegamento ad anello delle piste ciclabili. Come? Attraverso la rigenerazione dei tratti già esistenti e l'implementazione di nuovi percorsi che saranno un trait d'union tra i due Comuni.

«Gli interventi con finanziamenti a valere sul bilancio statale, così come il Pnrr, devono essere visti in un’ottica di sistema - ha concluso Garza - Si tratta di un'occasione per fare veramente rete, ottimizzando le risorse e garantendo un accesso diretto e sostenibile ai servizi che già esistono nel nostro circondario. Parliamo di sostenibilità tanto economica quanto ambientale ma non solo. La capacità di uscire dall’ottica del proprio orticello segnerà il discrimine tra il successo e l’insuccesso e permetterà di raggiungere una vera sostenibilità sociale garantendo quindi che le condizioni di benessere umano siano equamente distribuite».

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