Strage di piazza Loggia, udienza posticipata a settembre
Sarà discusso in Cassazione il ricorso del Governo contro la decisione del gup di Brescia di non ammettere la Presidenza del Consiglio dei Ministri come parte civile nell'udienza preliminare

Strage di piazza Loggia a Brescia, udienza posticipata a settembre.
Strage di piazza Loggia, l'udienza slitta a settembre
L'udienza preliminare si sarebbe dovuta concludere giovedì 15 giugno 2023. La nuova data è il 29 settembre 2023, quel giorno sarà discusso in Cassazione il ricorso del Governo contro la decisione del gup di Brescia di non ammettere la Presidenza del Consiglio dei Ministri come parte civile nell'udienza preliminare.
28 maggio 1974
La mattina del 28 maggio 1974 una bomba collocata in un cestino di rifiuti presente nella piazza Loggia era esploso proprio mentre era in corso il comizio del sindacalista della Cisl Franco Castrezzati e del deputato del Partito Comunista Italiano Adelio Terraroli. Vi furono ben otto morti e cento feriti: Giulietta Banzi Bazoli (34 anni), Livia Bottardi Milani (31 anni), Euplo Natali (69 anni), Luigi Pinto (25 anni), Bartolomeo Talenti (56 anni), Alberto Trebeschi (37 anni), Clementina Calzari Trebeschi (31 anni) e Vittorio Zambarda (60 anni) persero la vita.
A distanza di ben 43 anni (nel 2017) e 11 processi la sentenza della Cassazione condannò definitivamente i due ordinaristi Carlo Maria Maggi e Maurizio Tramonte: il primo è scomparso nel 2018. Un evento che, a livello storico, si pone come snodo della cosiddetta Strategia della Tensione, collocata cioè a metà strada tra le bombe di piazza Fontana a Milano e la strage alla stazione di Bologna.