Strage di Piazza Loggia, indagini chiuse
La bomba era stata collocata in un cestino di rifiuti presente nella piazza.
Chiuse le indagini sulla strage di Piazza della Loggia da parte della Procura ordinaria di Brescia e di quella dei minori, entrambe finalizzate ad individuare chi fosse stato a mettere l'ordigno il 28 maggio del 1974 a Brescia.
I coinvolti nel tragico evento passato alla storia
Gli allora minori coinvolti furono Marco Toffaloni (all'epoca 17enne) attualmente residente in Svizzera. L'inchiesta della Procura ordinaria riguarda invece Roberto Zorzi (68 anni originario di Verona ad oggi residente negli Stati Uniti).
La strage
Ad esplodere la mattina del 28 maggio, una bomba collocata in un cestino di rifiuti presente nella piazza . L'esplosione avvenne mentre era in corso il comizio del sindacalista della Cisl Franco Castrezzati e del deputato del Partito Comunista Italiano Adelio Terraroli. Vi furono ben otto morti e cento feriti. A distanza di ben 43 anni (nel 2017) e 11 processi la sentenza della Cassazione condannò definitivamente i due ordinaristi Carlo Maria Maggi e Maurizio Tramonte: il primo è scomparso nel 2018 e il secondo sta scontando la pena dopo un tentativo di fuga in Portogallo. Un evento che, a livello storico, si pone come snodo della cosiddetta Strategia della Tensione, collocata cioè a metà strada tra le bombe di piazza Fontana a Milano e la strage alla stazione di Bologna.