Strage di Piazza Loggia: domani l'udienza con Marco Toffaloni
All'epoca minorenne, l'accusa lo considera uno degli esecutori materiali della strage

Strage di Piazza Loggia: domani (giovedì 7 settembre 2023) l'udienza con Marco Toffaloni.
Domani l'udienza
Oggi l'uomo ha 65 anni, all'epoca era minorenne. L'accusa lo considera uno degli esecutori materiali della strage del 28 maggio 1974. Da molti anni vive in Svizzera dove mesi fa è stato raggiunto dalla notizia che il tribunale dei minori di Brescia lo ha rinviato a giudizio. Per lui, però, non risulta agli atti un'elezione domiciliare valida il che significa che il procedimento potrebbe essere annullato in qualsiasi grado di giudizio. Nel frattempo le parti offese hanno depositato una memoria.
Di certo l'udienza di domani sarà determinante per comprendere, finalmente, un qualcosa in più dell'intera vicenda giudiziaria.
Strage di Piazza Loggia
La mattina del 28 maggio 1974 una bomba collocata in un cestino di rifiuti presente nella piazza Loggia era esploso proprio mentre era in corso il comizio del sindacalista della Cisl Franco Castrezzati e del deputato del Partito Comunista Italiano Adelio Terraroli. Vi furono ben otto morti e cento feriti: Giulietta Banzi Bazoli (34 anni), Livia Bottardi Milani (31 anni), Euplo Natali (69 anni), Luigi Pinto (25 anni), Bartolomeo Talenti (56 anni), Alberto Trebeschi (37 anni), Clementina Calzari Trebeschi (31 anni) e Vittorio Zambarda (60 anni) persero la vita.
A distanza di ben 43 anni (nel 2017) e 11 processi la sentenza della Cassazione condannò definitivamente i due ordinaristi Carlo Maria Maggi e Maurizio Tramonte: il primo è scomparso nel 2018. Un evento che, a livello storico, si pone come snodo della cosiddetta Strategia della Tensione, collocata cioè a metà strada tra le bombe di piazza Fontana a Milano e la strage alla stazione di Bologna.