28 maggio 1974

Strage di Piazza Loggia, Brescia ricorda tutte le vittime: "La memoria è la radice del futuro"

Questa mattina si è tenuta la commemorazione del 49esimo anniversario della tragedia. Anche il Presidente Mattarella è intervenuto con un messaggio

Strage di Piazza Loggia, Brescia ricorda tutte le vittime: "La memoria è la radice del futuro"
Pubblicato:

Sono passati 49 anni, ma Brescia non dimentica. Questa mattina, nel cuore della Leonessa, alla presenza delle autorità si sono tenute le commemorazioni per l'anniversario della strage di Piazza della Loggia: un commento toccante e sentito per rendere onore alle vittime.

Una data che è rimasta impressa

La mattina del 28 maggio 1974 una bomba collocata in un cestino di rifiuti presente nella piazza Loggia era esploso proprio mentre era in corso il comizio del sindacalista della Cisl Franco Castrezzati e del deputato del Partito Comunista Italiano Adelio Terraroli. Vi furono ben otto morti e cento feriti: Giulietta Banzi Bazoli (34 anni), Livia Bottardi Milani (31 anni), Euplo Natali (69 anni), Luigi Pinto (25 anni), Bartolomeo Talenti (56 anni), Alberto Trebeschi (37 anni), Clementina Calzari Trebeschi (31 anni) e Vittorio Zambarda (60 anni) persero la vita.

A distanza di ben 43 anni (nel 2017) e 11 processi la sentenza della Cassazione condannò definitivamente i due ordinaristi Carlo Maria Maggi e Maurizio Tramonte: il primo è scomparso nel 2018. Un evento che, a livello storico, si pone come snodo della cosiddetta Strategia della Tensione, collocata cioè a metà strada tra le bombe di piazza Fontana a Milano e la strage alla stazione di Bologna.

La commemorazione

La commemorazione della strage di Piazza della Loggia è iniziata al Cimitero Vantiniano con la Santa Messa presieduta dal Vescovo Pierantonio Tremolada in memoria delle vittime ed è poi proseguita nel centro della città, in piazza Loggia, davanti alla stele dedicata alla presenza del sindaco di Brescia Laura Castelletti, del prefetto Rosaria Laganà e del presidente della Provincia di Brescia Emanuele Moraschini. Nel salone Vanvitelliano di Palazzo Loggia, successivamente, è andato in scena l’incontro “La memoria che Educa. Una scuola che ricerca, crea e si nutre della memoria e una comunità che dialoga e trae forza dai principi costituzionali”.

Il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con un messaggio ha voluto ricordare la tragica ricorrenza del 28 maggio.

"Otto persone uccise. Oltre cento ferite. La città di Brescia sconvolta. La Repubblica ferita. Tanto sangue innocente fu versato la mattina del 28 maggio 1974 in Piazza della Loggia dagli strateghi del terrore e dai loro spietati esecutori per destabilizzare la democrazia, attaccare lo Stato. I piani eversivi del terrorismo neofascista vennero contrastati e sventati. In fedeltà ai principi costituzionali. Protagonisti furono il popolo italiano, le forze politiche e sindacali, le espressioni culturali e sociali, che seppero reagire a mezzo della partecipazione democratica. Le sentenze sono riuscite a ricostruire circostanze e responsabilità dell'attentato di Brescia, evidenziandone la matrice e i suoi legami con l'eversione di destra. Nel giorno dell'anniversario i sentimenti di vicinanza e solidarietà si rivolgono in primo luogo ai familiari e ai discendenti di coloro che persero la vita, ai loro amici e compagni di lavoro. Alla comunità bresciana. Il Paese ha un debito di riconoscenza verso la città di Brescia, colpita per manifestare la sua opposizione irriducibile all'eversione. La comunità nazionale è consapevole di quanto stretta sia la connessione tra democrazia e giustizia e per questo sente di esprimere gratitudine verso chi ha riversato nell'impegno civile, come l'Associazione dei familiari delle vittime, l'immenso dolore personale patito. La memoria è la radice del futuro. Per questo il ricordo di oggi è un messaggio rivolto in special modo alle generazioni più giovani, a cui è trasmesso il testimone della convivenza, della solidarietà, del bene comune da riconoscere e preservare con cura, al di là di ogni legittima differenza di opinioni e interessi".

Seguici sui nostri canali