Orzinuovi

Strage di alberi nel parco dell'Oglio

Gli alberi sono stati fatti a pezzi con un'accetta

Strage di alberi nel parco dell'Oglio
Pubblicato:

Hanno fatto strage di alberi.
Un atto grave e inqualificabile è accaduto più volte all’interno del parco dell’Oglio: qualcuno ha prima strappato e poi preso ad accettate, più di 200 essenze che sono state piantumate nel parco, per ridargli vita.
Episodi che si sono verificati due volte: prima a marzo e poi nella notte fra il sabato e la domenica appena passati.

Strage di alberi nel parco dell'Oglio

Esiste una riserva fra Orzinuovi e Soncino, proprio sotto al ponte dell’Oglio che per lungo tempo ha avuto bisogno di essere ripopolata di alberi e c’è stato chi, con tanta buona volontà, ha provato a farlo.
«E’ un bosco che parte dal ponte dell’Oglio e va avanti, oltre il confine: una parte è mia, l’ho comprato anni fa e sono quasi quattromila metri quadrati - ha spiegato Caio Macarini, orceano - C’è anche una palude con i canneti. Insomma, un’area molto grande che però è stata devastata dall’ultima tempesta. Io e altri volontari abbiamo deciso di riqualificare tutto e ci abbiamo messo ben più di due mesi. Abbiamo anche contattato il parco dell’Oglio e chiesto una mano, alla fine abbiamo recuperato più di 300 essenze che abbiamo messo a dimora in una spianata di più di 4mila metri. Un bel lavoro insomma che è costato molta fatica».
Purtroppo però, qualcuno ha voluto rovinare il lavoro facendo una strage di alberi.
«La prima volta qualcuno si è introdotto nell’area e ha sradicato tutti gli arbusti - ha spiegato Macarini - Un gesto senza senso anche perché non ci dovrebbe essere un motivo per rovinare la natura. Eppure è accaduto. Nonostante io, i volontari e le guardie del Parco che sono state avvertite siamo rimasti sconvolti da quanto accaduto non ci siamo persi d’animo e le abbiamo ripiantumate tutte. Purtroppo però, il secondo raid è andato peggio».
Forse la stessa persona, oppure qualcun altro, ha battuto nuovamente di notte la zona armato d’ascia, facendo a pezzi le essenze.
«Dei sospetti ci sono ma deve essere qualcuno che ce l’ha con noi oppure con l’ecologia - ha proseguito - E’ stato un brutto colpo. Il Parco Oglio Nord ha in programma una rivalutazione, di ripiantumare nuovamente e installare delle fototrappole per beccare il colpevole sul fatto. Speriamo che questa sia la volta buona ma sta di fatto che di fronte a questi gesti rimane l’amaro in bocca».

Seguici sui nostri canali