Strada Borgosatollo ancora dissestata, la polemica continua
C’è ancora molto da fare per la sicurezza della strada più chiacchierata del paese. Sono anni che i cittadini ghedesi condividono lamentele, preoccupazioni e disavventure riguardo via Borgosatollo, il tratto di strada che unisce Ghedi al paese confinante costeggiando parte del perimetro dell’aeroporto militare, tutto curve.
Frequenti gli incidenti, incentivati dalla scarsa visibilità in alcuni punti, privi anche di segnaletica orizzontale, così come delle strisce bianche e della carreggiata ridotta. Senza dimenticarsi delle numerose buche che la costellano, alcune davvero profonde, potenzialmente pericolose per l’incolumità e del veicolo di chi percorre il tratto, come testimonia anche il cartello posto a segnalare la condizione «dissestata» della strada.
Dall’inaugurazione della «corda molle», inoltre, il traffico è aumentato a dismisura e non si può non considerare che lungo la strada si affacciano numerose aziende e ristoranti nonchè le cave, che favoriscono il passaggio dei mezzi pesanti, che spesso e volentieri occupano l’intera carreggiata, obbligando chi la percorre in senso contrario a farsi da parte, lungo i bordi dissestati. Sia nel «Piano Cave» che nell’autorizzazione a conferire di discarica «Inferno» erano previsti, a carico delle aziende, i lavori di riqualificazione, per il momento mai sostenuti. «Meno di un mese fa su strada Borgosatollo è stato disposto un intervento per la copertura delle buche sulla carreggiata – ha assicurato il sindaco Lorenzo Borzi - da tempo stiamo valutando per sistemarla ma necessita di interventi ingenti e dispendiosi. Cava Inferno prima del primo conferimento avrebbe dovuto versare dei contributi proprio per la riqualificazione della strada. Ora che è sospesa una soluzione va trovata. Inutile dire che si parla di un tratto su cui è necessario andare piano, per questo da 90 chilometri orari, abbiamo imposto il limite dei 50 sul tratto abitativo e 70 all’intersezione con la strada per Montirone».
Come confermato dall’ufficio Tecnico l’allargamento della carreggiata era subordinato alla realizzazione dell’alta velocità, il cosiddetto «shunt», i cui lavori sono attualmente congelati lasciando la strada nelle condizioni attuali ancora per vari anni. Nonostante «Edilquattro srl» di Bernardelli si fosse assunto gli oneri per l’opera di manutenzione, ora che la discarica è stata fortunatamente bloccata potrebbe decadere la clausola, lasciando i cittadini, ancora una volta in balìa di false speranze. Proprio per questo pochi giorni fa, sulla piazza pubblica, è nuovamente esplosa la polemica. «E' diventata un disastro, in certi punti pericolosa anche se hanno messo la velocità a 50chilometri orari» ha scritto Roberto Fiini e da qui in tantissimi hanno raccontato a testimonianza le proprie disavventure: «Io ho preso una buca, o meglio una voragine. Gomma da buttare e cerchio stortato.
A parte questo è veramente pericolosa perché se incroci una macchina o peggio ancora un camion con queste buche ai lati della carreggiata rischi di andare fuori strada» ha chiosato Silvia Valtolina, ma come lei molti altri hanno accusato danni agli pneumatici e c’è anche chi, scherzando propone di chiamare «Striscia la notizia» per essere preso in considerazione una volta per tutte. E’ chiaro, l’insoddisfazione generale è alta, nonostante il recente intervento abbia ricoperto le buche più pericolose c’è ancora tanto da fare.