Stazione Tav del Garda, insulti in Consiglio regionale
«Se qualche cittadino del Garda sentisse il suo intervento, io penso che la prenderebbe a testate»
«Se qualche cittadino del Garda sentisse il suo intervento, io penso che la prenderebbe a testate», ha dichiarato il consigliere lombardo della Lega Floriano Massardi rivolgendosi alla consigliera del M5S Paola Pollini durante la discussione sulla mozione per la stazione Tav del Garda.
Scontro
Una frase che non poteva che scatenare la bufera in aula, con dure critiche da parte delle opposizioni, tra cui Onorio Rosati (Avs), Pierfrancesco Majorino (Pd) e Nicola Di Marco (M5S), che hanno denunciato il linguaggio violento e il silenzio del presidente del Consiglio regionale, Federico Romani.
Pollini si è detta indignata, evidenziando l’incapacità di alcuni consiglieri di mantenere un confronto rispettoso in un contesto istituzionale: «Sono basita di come consiglieri che sono in quest’aula da anni non sappiano relazionarsi all’interno di un’istituzione come questa. Il dibattito può essere acceso, ma deve restare civile e costruttivo». Solidarietà alla consigliera è arrivata anche dall’europarlamentare del M5S Gaetano Pedullà, che ha lodato le sue battaglie per la legalità e la tutela del territorio del Garda. In serata, Massardi ha cercato di stemperare la tensione definendo la frase una battuta goliardica senza intento offensivo e ha chiesto scusa.
Mozione Tav
Martedì il Consiglio regionale, discutendo della fermata Tav per il Garda, ha votato a favore della mozione presentata dal consigliere di Forza Italia Claudia Carzeri e la monteclarense ha espresso immediatamente la sua soddisfazione: «Il territorio ce lo chiede e la Regione ha fatto sentire l’autorità della sua voce» aggiungendo «in Consiglio Regionale ho ribadito con forza l’importanza e la strategicità della realizzazione di una stazione ferroviaria ad alta velocità nel Basso Garda. Questa infrastruttura è cruciale per il nostro territorio, non solo per garantire collegamenti più efficienti con la rete ferroviaria nazionale ed europea ma anche per sostenere la competitività turistica ed economica di un’area fondamentale come il Lago di Garda».
Carzeri ha ribadito l’importanza del «sistema Garda»: «Il nostro lago, il più grande d’Italia, rappresenta un polo turistico di eccellenza che attira ogni anno milioni di visitatori. Non possiamo permettere che un territorio così rilevante resti escluso dai grandi flussi europei di persone e merci. È una scelta di visione e responsabilità per il futuro».
Carzeri ha ricordato anche il lungo lavoro fatto rispetto al progetto: «La cronistoria di questo progetto dimostra l’impegno costante che, insieme alle istituzioni locali e regionali, abbiamo portato avanti. Dal 2015, con l’approvazione del progetto Tav Brescia-Verona da parte di Regione Lombardia, passando per il 2017 con il CIPE e l’incarico a RFI per la valutazione di una fermata sul Garda, fino alla mozione che ho presentato come prima firmataria e che il Consiglio Regionale ha approvato il 13 luglio 2021. Di recente, alcune dichiarazioni riportate dalla stampa locale hanno evidenziato possibili criticità economiche legate al rincaro dei costi, che potrebbero rallentare i cantieri. Tuttavia, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha chiarito che le risorse ci sono e che c’è la totale determinazione a completare l’opera nei tempi previsti dal Pnrr».
Per Carzeri la stazione Tav del Garda è un’opera necessaria: «La stazione Tav del Basso Garda non è solo un’infrastruttura, ma un investimento strategico per la mobilità sostenibile, riducendo il traffico veicolare e autostradale a favore di un trasporto ferroviario moderno ed ecologico. È fondamentale comprendere che questa opera contribuirà a diminuire l’inquinamento, offrendo soluzioni concrete a una popolazione in crescita che chiede infrastrutture moderne e sostenibili. Con lamozione approvata martedì, abbiamo impegnato Regione Lombardia a continuare il coordinamento con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per garantire la realizzazione di questa stazione ferroviaria con l’obiettivo di mantenere il Lago di Garda connesso alla grande rete italiana ed europea. Insieme all’assessore Claudia Maria Terzi, che ringrazio per il continuo supporto, e ai sindaci del territorio, continueremo a sostenere con determinazione questo progetto, non solo per migliorare i collegamenti, ma per costruire un futuro sostenibile, competitivo e all’altezza del le esigenze del nostro territorio. Questa non è solo un’infrastruttura: è una visione concreta e responsabile per lo sviluppo del Garda e della Lombardia».