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Stanadyne: dopo oltre 90 giorni dall’inizio delle vertenza ancora nessuna certezza

In programma per domani, venerdì 7 marzo 2025 alle 15, un’assemblea pubblica nel piazzale dell’Azienda in Via Matteotti 158

Stanadyne: dopo oltre 90 giorni dall’inizio delle vertenza ancora nessuna certezza

Stanadyne: dopo oltre 90 giorni dall’inizio delle vertenza ancora nessuna certezza.

La situazione attuale della Stanadyne

A rendere nota la situazione dell’azienda di Castenedolo è la Fiom Cgil Brescia.

 “Durante l’audizione presso il Consiglio Regionale Lombardia, tenutosi il 30 gennaio scorso, il Liquidatore aveva comunicato quattro interessamenti di carattere industriale, anche a valle del mandato esplorativo conferito a Confindustria. A seguito dell’audizione, Regione Lombardia ha convocato un tavolo tecnico il giorno 17 febbraio, allo scopo di favorire una positiva conclusione della vicenda, che preveda la salvaguardia dell’occupazione e dell’attività del sito di Castenedolo, che costituisce una importante realtà per il tessuto industriale del territorio”.

 

“Durante il suddetto incontro il liquidatore ha fornito nuove rassicurazioni sul futuro dei lavoratori, comunicando che due tra i quattro interessamenti avevano avuto risvolti positivi, impegnandosi a individuare l’acquirente entro il 17 marzo, giorno in cui è previsto un nuovo incontro in Regione Lombardia Il 24 febbraio è stato siglato il rinnovo del Contratto di Solidarietà fino al 31 maggio, termine entro il quale le parti hanno condiviso la necessità di concludere le operazioni di transizione da Stanadyne Spa al nuovo soggetto industriale Ma ad oggi purtroppo dobbiamo rilevare una inspiegabile lentezza nel concludere il percorso condiviso e l’assoluta mancanza di risposte concrete sul futuro dei lavoratori”.

Un’assemblea pubblica

In programma per domani, venerdì 7 marzo 2025 alle 15, un’assemblea pubblica nel piazzale dell’Azienda in Via Matteotti 158, alla quale hanno aderito, su invito del sindaco di Castenedolo Pierluigi Bianchini, rappresentanti della Regione Lombardia, del Parlamento della Repubblica, oltre ai rappresentanti di vari partiti.

“Ribadiremo l’importanza di dare continuità all’impegno fino ad oggi profuso a sostegno della nostra vertenza, con tutti gli strumenti che dovessero rendersi necessari, affinché sia garantita la continuità industriale. L’incertezza in cui versano i lavoratori, che mettendo a disposizione la loro intelligenza e le loro competenze hanno tenuto aperta un’azienda che rischiava concretamente di essere già chiusa, deve concludersi nel più breve tempo possibile. Non è più tempo di perdere tempo, i lavoratori meritano rispetto e che gli venga restituita la loro dignità violata da una mera scelta di carattere speculativo/finanziario”.