Spenti i riflettori che illuminano lo Swang
Il rammarico: «Abbiamo atteso e sollecitato, finché è stato il tempo a decidere per noi che l'evento non fosse più fattibile»
Spenti i riflettori che illuminano lo Swang.
"Ciao Swang"
Una lettera, uno sfogo di chi, per anni, ci ha messo anima e cuore. L'annuncio che, purtroppo, uno degli eventi più amati dell'estate clarense, quello che «abbraccia» musica, sport, divertimento e tanto altro ancora pensato appositamente per tutti, dai grandi ai piccini, quest'anno non ci sarà. Ma davanti alla mancata risposta del Comune c'è poco da fare, non si può iniziare a organizzare. E non sono serviti i solleciti.
A comunicarlo è stata proprio la Swang Famiglia, organizzatrice dell'omonimo festival, che nel 2022 aveva unito le sue forze e unito in un mega evento a Villa Mazzotti a Chiari i due tradizionali appuntamenti prima divisi negli Sbang Summer Games (che hanno avuto luogo a Colonia e poi al palazzetto di via Santissima Trinità) e nella Swap Fest, rispettivamente organizzati dalla Sbang Famiglia e da Juna.
E' già il titolo ad annunciare quanto, piano piano, si andrà a capire e leggere.
«Ciao Swang , ovvero: certi fuochi bruciano più di altri».
Spenti i riflettori: riflessioni e ricordi
Poi, un lungo flusso di ricordi e di pensieri che lascia spazio a riflessioni e rammarico.
«Quanti anni può durare una festa come Swang ? - hanno scritto gli organizzatori - Quando finisce la benzina un po' incosciente e giocosa che ti spinge a organizzare una festa che, in una forma o nell'altra, nell'arco di dieci anni ha visto partecipare migliaia di persone di tutte le età, di tutti i paesi, di tutti i partiti? Non lo sappiamo neppure noi. Ce lo siamo chiesti con più consapevolezza, quando abbiamo capito che la nuova Giunta non ci avrebbe messo a disposizione Villa Mazzotti e tantomeno i contributi necessari a ripetere quella piccola magia di metà luglio. Certo che gli anni “vanno su per tutti”, anche per Swang e per le persone che lo vivono. Hai poco più di vent'anni quando cominci e ne hai trenta quando qualcuno decide che finisci. Che l'attuale Amministrazione si sia accorta prima di noi che la stanchezza si faceva sentire?»
«Dobbiamo comunque ammettere che non è facile accettare che quell'adrenalina mista ad ansia che ogni anno cominciava a farci muovere già da ottobre per organizzare tutto nei minimi particolari, quest'anno non l'abbiamo potuta provare. Non ci sono state lunghe telefonate con i manager per organizzare i concerti, né corse a recuperare il materiale per i tornei sportivi, non è stato neanche necessario spulciare tra piccole realtà artigiane per proporre workshop e mercato interessanti, non ci troveremo una domenica ad assaggiare 50 gusti di pizze per decidere il menù da proporre, né contatteremo i fornitori per l'allestimento e il bar. Ma non possiamo controllare tutto. Soprattutto non possiamo aspettarci che tutti siano d'accordo con noi sul fatto che Swang sia stata, il passato pare d'obbligo, un'opportunità per Chiari; dobbiamo riconoscere che la responsabilità di decidere che cosa è vantaggioso per la comunità e che cosa non spetta a chi è stato eletto. In questi mesi ci siamo attivati, come sempre, per organizzare Swang nei tempi adeguati, ma questa volta senza ricevere risposte».
Poi, la comunicazione finale:
«Abbiamo atteso e sollecitato, finché è stato il tempo a decidere per noi che Swang non fosse più fattibile. Organizzare quattro giorni di festival all'interno del parco della Villa Mazzotti, per come è stato sempre realizzato, richiede una pianificazione lunga e strutturata - hanno concluso - Noi possiamo solo prendere atto e rispettare la scelta (perché una non risposta è pur sempre una scelta ) del primo cittadino e della sua Giunta, certi che sia stata presa dopo un'attenta valutazione circa il fatto che Swang non fosse un beneficio per i più. Chi lo sa, magari tra qualche anno arriveremo a ringraziare il sindaco Gabriele Zotti per averci alleggerito dal peso di essere noi a dover decidere di non farla più quella festa, per stanchezza, per mancanza di tempo, perché certi miracoli ad un certo punto smettono di compiersi. Tra qualche anno. Adesso non possiamo che scrivere del nostro dispiacere e ringraziare tutti quelli che sono passati, di qualsiasi partito nazione religione fossero. Noi ci siamo divertiti».
Uno degli appuntamenti più attesi dell'estate
Un fulmine a ciel sereno, se così si può dire, dato che ormai lo Swang Festival era uno degli appuntamenti più attesi dell'estate che negli anni ha portato in città i Pinguini Tattici Nucleari, Le Endrigo, ChiamamiFaro, Caracalma, Ensi, Quintale, Ambra Marie e Giorginess per non parlare dei meravigliosi tornei sportivi e anche della Silent sotto i riflettori della meravigliosa residenza clarense. La speranza, comunque, è l'ultima a morire e non è di certo un male augurarsi, chissà, un epilogo migliore.