Spedizione punitiva: per poco fatto a pezzi. Tante le pattuglie di polizia
Tutto ha inizio ieri sera, verso le 22:30 quando un marocchino di trent’anni si aggirava tra la gente insultando e minacciando completamente alterato, forse dopo aver bevuto e assunto stupefacenti.
Via Frateli Cervi a Cerese di Borgo Virgilio era piena di persone che, in occasione del weekend, si stavano divertendo nella via principale del paese mantovano. Alcune di queste persone, stanche del chiasso e dei disturbi provocati dal marocchino chiamano i carabinieri che arrivano subito sul posto. Al loro arrivo l’uomo non si intimorisce, anzi, si riaccende tra urla e gesti scomposti. I militari lo bloccano ma lui si getta a terra, reagendo ai carabinieri.
E’ in questo momento che cinque auto si fermano a poca distanza dalla scena descritta. Improvvisamente scendono una quindicina di persone, tutte pakistane che corrono verso il marocchino, che ha attorno ancora i due carabinieri che, con un enorme coraggio, tentano di fermare gli assalitori prima di chiamare altri aiuti.
I rinforzi arrivano subito, non prima però che all’uomo disteso ancora a terra arrivi qualche calcio. Numerose pattuglie della polizia hanno evitato che l’uomo fosse fatto a pezzi sotto gli occhi di decine di testimoni. I pakistani cominciano a disperdersi ma qualcuno viene bloccato e identificato.
Un tentativo di linciaggio sul quale ora si sta indagando per cercare di scoprirne cosa può averlo provocato. La causa più probabile è che il marocchino abbia pronunciato parole offensive all'indirizzo di qualche donna appartenente a quell'etnia.