Sanità

Sparisce il servizio di guardia medica, ansia per i circa 4mila abitanti del comune

A preoccupare è la zona dalla quale con difficoltà si raggiungono i centri sanitari.

Sparisce il servizio di guardia medica, ansia per i circa 4mila abitanti del comune
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Il comune di Bagolino (Valle Sabbia) 3.879 abitanti è rimasto senza guardia medica.

La richiesta in una missiva

Così il primo cittadino Gianzano Marca ha pensato di scrivere una lettera di spiegazioni indirizzata al direttore generale dell’Ats di Brescia Claudio Vito Sileo, alla dottoressa Elena Belli del dipartimento Cure Primarie, al dottor Ernesto Giacò e al presidente del Distretto 12 della Valle Sabbia Michele Zanardi. Per conoscenza sono stati interpellati anche ai medici di medicina generale del paese, Gabriele Nicolini ed Alfonso Fiore.

Il testo della lettera

Buongiorno, scrivo perché da giorni l'amministrazione di Bagolino -  Ponte Caffaro è subissata dalle segnalazioni in merito al gravissimo disservizio legato all'assenza dell'unico presidio medico notturno nel raggio di 50 chilometri: la guardia medica. Inefficienza che diventa ansia se si considera la connotazione territoriale di un paese periferico di montagna dove la viabilità verso i centri sanitari è difficile, per le condizioni della strada, e lenta, per i continui problemi di traffico, e dal quale ci vuole quindi oltre un'ora per raggiungere il più vicino presidio ospedaliero. Il problema è oltremodo grave, dapprima perché l'amministrazione non ne è stata minimamente informata, e altrettanto per il fatto che le prestazioni che venivano erogate dalla guardia medica rappresentavano di fatto l'unica forma di primo intervento, non solo per i cittadini di Bagolino ma anche per i tanti turisti che decidono di scegliere la località per le loro vacanze. Inammissibile e finanche irrispettoso se si considera il momento storico che ancora vede la pandemia protagonista delle inquietudini di molti concittadini. Perciò, in assenza del servizio di guardia medica e senza alcuna comunicazione ufficiale in merito alla ripresa del servizio, si è venuta a creare una situazione di allarme sociale soprattutto fra la popolazione più anziana alla quale, noi amministratori comunali, non possiamo dare soluzione. A tal fine chiediamo un urgente incontro, anche per quel dovere di informazione che ci è stato negato, e comunque la solerte riattivazione di tale servizio al fine di salvaguardare il diritto alla salute dei nostri concittadini.

 

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