Spacciava coca a Coccaglio: in manette 35enne

Il giudice, dopo aver convalidato l'arresto, lo ha rimesso in libertà con l'obbligo di firma alla stazione carabinieri di Palazzolo. Sequestrati 4 grammi di droga e due cellulari.

Spacciava coca a Coccaglio: in manette 35enne
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Spacciava coca a Coccaglio: in manette 35enne. Il tunisino è stato trovato dai carabinieri di Cologne in possesso di droga ed è stato arrestato dopo aver opposto resistenza ai militari.

Spacciava coca a Coccaglio: in manette 35enne

E' stato arrestato dopo essere stato trovato in possesso di sostanze stupefacenti e aver opposto resistenza ai militari. A finire nei guai è stato J.Z., tunisino classe 1984 che abita a Palazzolo sull'Oglio e già noto alle Forze dell'ordine per reati in materia di detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio e resistenza a Pubblico ufficiale.

L'arresto e il sequestro

Mentre i militari della stazione di Cologne stavano eseguendo una verifica nei pressi di una sala Slot in zona industriale a Coccaglio, hanno notato che il 35enne, nel vederli, era diventato irrequieto e aveva cercato di allontanarsi con fare sospetto. I carabinieri, allarmati da tale comportamento, hanno deciso di fermarlo e di perquisirlo. A quel punto l'uomo, cercando di sottrarsi al controllo e non vedendo altre vie d'uscita, ha provato a scappare spintonando i militari e cercando di disfarsi di un involucro contenente due grammi circa di cocaina e due telefoni cellulari.

Con non poca fatica i militari, rimasti fortunatamente illesi, sono riusciti a bloccarlo per poi passare alla perquisizione domiciliare. In casa hanno trovato altri due grami circa di hashish. La droga e i cellulari, verosimilmente utilizzati per lo spaccio, sono stati sequestrati e l'uomo è finito in manette.

La misura cautelare

L'uomo è finito ai domiciliari a Palazzolo in attesa del processo con direttissima. Il giudice, dopo aver convalidato l'arresto, lo ha rimesso in libertà con l'obbligo di firma alla stazione carabinieri di Palazzolo. Questa misura cautelare si aggiunge al fatto che il 35enne non può dimorare nel Comune di Rovato: il giudice del Tribunale di Brescia aveva preso questa decisione ad aprile, dopo che il tunisino era stato beccato per altri reati legati alla droga.

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