IL TRAGUARDO

Solidarietà e competenza: 40 anni per la Croce Verde di Ospitaletto

Nata nel 1982 da una manciata di persone, oggi l'associazione conta 250 volontari, 6 ambulanze e un'attività costante nel servizio programmato e nel soccorso in emergenza.

Solidarietà e competenza: 40 anni per la Croce Verde di Ospitaletto
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dI Emma Crescenti

E’ partito tutto 40 anni fa, a bordo di un mezzo di seconda mano, allestito per il trasporto sanitario di una persona dializzata: oggi la Croce Verde di Ospitaletto conta circa 250 volontari, 6 ambulanze e 3 autovetture, ed è attiva 24 su 24 con una media di 2.000 interventi all’anno in emergenza e 5.000 programmati. Un’evoluzione sempre in crescendo, ma con una costante: l’altruismo e la qualità del servizio.

Solidarietà e competenza: 40 anni per la Croce Verde di Ospitaletto

Era il 1982. «Il Comune aveva chiesto la disponibilità di alcune persone per occuparsi del trasporto di una signora dializzata e quindi si erano messe insieme una decina di persone (tra cui i due fondatori Claudia Franchi e Fausto Giugni) per avviare questo servizio», ha raccontato il presidente Maurizio Falappi, che da 13 anni guida la Croce Verde di Ospitaletto. E così, quasi per caso proprio come per tanti sodalizi nati all’epoca, alla guida di un veicolo già utilizzato da altri enti e messo a disposizione dall’Amministrazione di allora, da una piccola necessità è nata un’associazione che affonda le radici sì nella solidarietà verso gli altri, ma anche nella volontà di crescere sia in numero che in professionalità, garantendo efficacia e competenza. «Se oggi siamo arrivati qui, se siamo riusciti a progredire, è perché fin da subito ci siamo dati una tecnica e una ragione, adeguandoci agli standard qualitativi e quantitativi posti dalla Regione e dallo Stato e facendo formazione», ha continuato Falappi per cui fare parte della Croce Verde non è solo una divisa e un pezzo di carta, ma un vero è proprio modo di essere.

Un'evoluzione in crescendo

Pilastro del volontariato, in quarant’anni l’associazione è cresciuta superando i 200 volontari e garantendo un servizio in emergenza 24 ore su 24 su un territorio che va ben oltre i confini di Ospitaletto, dalla Franciacorta, all’Hinterland e alla Bassa Bresciana con un parco macchine composto da 6 ambulanze (di cui una, a breve, verrà sostituita con un nuovo mezzo: e già si sta pensando ad acquistarne un’altra), 3 autovetture e, ormai dal 2009, una postazione infermierizzata operativa dalle 7 alle 19. Ogni anno, inoltre, l’associazione promuove dei corsi per formare nuovi volontari, l’ultimo dei quali è da poco iniziato.
Non è facile, fare il volontario. Lo devi sentire nel cuore. Forse questo ha fatto la differenza durante il Covid, quando chi avrebbe potuto rifugiarsi in casa ha scelto invece di stare in prima linea nel pieno spirito del volontariato «E’ stato un momento terribile, nel periodo più critico della pandemia avevamo 4 ambulanze attive sul territorio: poi quando la situazione si è stabilizzata ne usavamo due, la secondaria come Covid che sopperiva anche su Bergamo e Milano - ha continuato Falappi - Ma al tempo stesso abbiamo ricevuto un grandissimo sostegno da parte del territorio, che non ci ha fatto mancare nulla e delle Amministrazioni, che hanno contribuito in ogni modo e dimostrato una grandissima sensibilità».

I festeggiamenti

Proprio loro, il sindaco di Ospitaletto Giovanni Battista Sarnico e il primo cittadino di Castegnato Gianluca Cominassi, domenica mattina erano in prima fila alle celebrazioni (prima la Messa, poi il pranzo sociale) della Croce Verde per i suoi 40 anni: un evento raccontato anche in un video realizzato da Foto Ondei e durante le quali Alessandro Galli, Nerina Vecchiolini e Elena Franceschini hanno ricevuto un attestato per il 10 anni di attività, Vincenzo Caliolo e Marco Bissolati per il 20, e Rosa Cavati per i 70 anni di età. Non è mancata la presenza anche del consigliere regionale Simona Tironi, il direttore dI AAT 118 Brescia Marco Botteri, il coordinatore Fabio Arrighini, il referente della formazione Cristian Festa, il presidente della Federazione dei Volontari del Soccorso Rossano Carrisi e il referente nazionale Sanità e Soccorso delle Misericordie Elio di Leo.

E’ stato un momento di festa, per celebrare un traguardo che, però, è anche un punto di ripartenza. «E’ stata un’occasione per riflettere su questi 40 anni, ma anche su quelli che saranno i cardini per proseguire su questa strada e andare avanti - ha concluso Falappi - Fino ad ora abbiamo lavorato bene, ma per andare avanti così dobbiamo continuare a rispettare i parametri di correttezza, professionalità, rigore e progettualità».

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