Smog, 32 millioni per il bacino padano

Smog, 32 millioni per il bacino padano

Trentadue milioni di euro per arginare il fenomeno smog nel bacino padano. E’ quanto prevede il “Nuovo accordo di programma per l’adozione coordinata e congiunta di misure per il miglioramento della qualità dell’aria”, firmato a Bologna, alla vigilia del G7 Ambiente, dal ministero dell’Ambiente e dalle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto.

L’intesa prevede misure strutturali omogenee da attuare nelle quattro regioni: regole di accesso alle Ztl, car-sharing, mobilità ciclo-pedonale, distribuzione diffusa di carburanti alternativi, limitazioni alla circolazione. L’obiettivo è intraprendere azioni efficaci in un’area di oltre 23 milioni di residenti (il 40% della popolazione italiana).

Sedici i milioni stanziati dal ministero: otto per gli incentivi economici per la sostituzione dei veicoli più inquinanti; gli altri otto per ridurre l’inquinamento prodotto dalle attività agricole e zootecniche, promuovendo le buone pratiche.

“E’ un accordo importante – ha commentato il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti. Per la prima volta le Regioni che insistono sulla Pianura Padana hanno concordato misure omogenee e integrate e qui a Bologna hanno assunto l’impegno di portare avanti ulteriori azioni comuni per migliorare la qualità dell’aria e della vita”.

Un altro evento significativo tra quelli organizzati nel contesto del G7 Ambiente è stato oggi il tavolo interreligioso internazionale sui cambiamenti climatici. “Nel ricco cartellone delle iniziative legate al G7 – ha evidenziato il ministro – mi sono accorto che molto spazio era dedicato ai mezzi e poco al fine. Allora siamo partiti dalle parole del Papa, il quale sostiene che degrado umano e ambientale vanno di pari passo. E’ importante capire che quando parliamo di difesa dell’ambiente non ci sono ricchi e poveri, ma bisogna stare tutti insieme”.

Proprio per questa ragione, come ha osservato Galletti, al G7 Ambiente saranno presenti anche i ministri dei paesi africani e delle piccole isole del Pacifico. “Senza di loro – ha concluso il ministro – non possiamo vincere la partita”.