Sirmione, rigettato il ricorso al Tar sulle elezioni
I due candidati sindaco Bertoldi e Campagnola avevano presentato ricorso al Tribunale amministrativo segnalando delle irregolarità ai seggi
Sirmione, rigettato il ricorso al Tar sulle elezioni.
Rigettato il ricorso al Tar sulle elezioni amministrative a Sirmione
A renderlo noto è Marcello Bertoldi, consigliere capogruppo SìAmo Sirmione.
"Abbiamo ricevuto il verdetto di rigetto da parte del Tar per il nostro ricorso nei confronti dell'attuale maggioranza: sono state riconosciute tutte le irregolarità formali che abbiamo segnalato ed evidenziato, ma non sono state ritenute sostanziali e sufficienti per accogliere il ricorso".
"Avendo verificato la presenza di plurimi gravi vizi, abbiamo ritenuto corretto chiedere al Tar, se fossero tali da inficiare o meno l'elezione. Il Giudice ha proceduto con l'istruttoria, verificando e confermando i plurimi vizi di forma, ma dal riconteggio effettuato dalla Prefettura, non sono risultati cambi di equilibri sostanziali e sufficienti per accogliere il nostro ricorso".
"Per quanto ci dispiaccia, non possiamo che accettare la decisione dell'organo competente e prepararci a lavorare per svolgere il nostro ruolo di Minoranza nel migliore dei modi, così come abbiamo già iniziato a fare durante questi mesi"
"SìAmo Sirmione proseguirà nel suo percorso, per la tutela degli interessi dei Cittadini, di Sirmione e del territorio".
Le parole del sindaco Laura Lavelli
"In qualità di Sindaco del Comune di Sirmione esprimo soddisfazione per la chiarezza fatta rispetto alla legittimità del voto. Questo pronunciamento - così come la fiducia già espressa alle urne - rappresenta un ulteriore stimolo per proseguire il lavoro a beneficio della comunità, guidati da trasparenza, responsabilità e partecipazione".
Amministrative 2024
Ma facciamo un passo indietro alle elezioni amministrative 2024 che hanno portato alla vittoria di Luisa Lavelli eletta sindaco, della lista «Vivere Sirmione» con 1406 voti (pari al 33,70%), secondo Marcello Bertoldi di «SiAmo Sirmione» con 15 voti in meno (ossia 1391 voti, pari al 33,34%) e terzo Roberto Campagnola con 1375 voti (32,96%). Le sei sezioni scrutinate hanno accolto tra l’8 e il 9 giugno 4290 votanti (4.172 schede valide - 68 nulle - 45 bianche e 5 contestate) su un totale di 6563 elettori, per un’affluenza del 65,37%.
Segnalate irregolarità ai seggi
I due candidati sindaco Bertoldi e Campagnola hanno presentato ricorso al Tribunale amministrativo segnalando delle irregolarità ai seggi.
«Appena terminato lo scrutinio delle schede elettorali (il pomeriggio di lunedì 10 giugno) abbiamo cominciato a ricevere dai nostri sostenitori l’invito ed il pieno sostegno a fare chiarezza su quanto accaduto durante le votazioni - aveva spiegato Campagnola - Sono oggettive e facilmente riscontrabili dai verbali dei 6 seggi le irregolarità avvenute, in gran parte evidenziate, scritte e quindi ammesse dagli stessi presidenti di seggio. Per irregolarità intendiamo comportamenti non conformi alle precise ed inderogabili norme a cui presidenti e scrutatori devono attenersi, come, ad esempio, un'urna non sigillata, numeri discordanti tra schede votate e votanti effettivi, un numero significativo di espressioni di voto avvenute con strumenti non idonei ed altro ancora. La scelta di procedere con il ricorso al Tar è stata presa dopo un confronto tra tutti i nostri candidati, che lo hanno poi sottoscritto (fuorché tre di loro - per la precisione - che essendo assenti da Sirmione in questi giorni non hanno potuto sottoscriverlo, seppur ovviamente favorevoli). La necessità di far chiarezza attraverso il ricorso al Tar è la strada obbligata per garantire a tutti i sirmionesi la dovuta trasparenza nel rispetto della loro volontà, anche e soprattutto a seguito di uno scarto di voti così irrisorio tra le tre liste. Ci rimettiamo dunque ai Giudici del Tar, fiduciosi che valuteranno quanto riscontrato da noi e pure dal candidato Marcello Bertoldi, con il quale ci siamo confrontati in queste settimane».
Nello specifico, tra le irregolarità riportate sui documenti, viene segnalato che al seggio 2 il presidente di seggio:
«Poiché un'elettrice aveva piegato, una dentro l'altra, la scheda relativa alle elezioni amministrative comunali e quella relativa alle contestuali elezioni per il parlamento europeo» ha deciso «nel pieno corso della consultazione elettorale, di interromperla, chiudendo la porta del seggio e di aprire l'urna, nella quale le due schede erano state indebitamente inserite, estrarle, separarle ed inserirle ognuna nella relativa urna».
Al seggio 5 invece:
«40 schede, a partire dalle ore 15 di sabato 8 giugno, venivano compilate con matite normali anziché con matite copiative; inoltre, da registro, alla data di lunedì 10 giugno, risultavano aver votato 731 persone, mentre, al conteggio, le schede votate risultavano essere 733 (ossia 2 in più rispetto a coloro che si erano presentati a votare)»; al seggio 6 è stata chiesta la verbalizzazione, tra le altre, di alcune circostanze particolarmente anomale «36 voti maschili e 34 voti femminili, tra le ore 15 e le ore 15.28, venivano effettuati con matita normale, anziché con matita copiativa; una elettrice risultava aver già votato allorché si è presentata per votare; 350 schede non erano state timbrate, ma solo firmate dagli scrutatori; la sera di sabato 8 giugno le urne non venivano sigillate»