"Siete il nostro riscatto": Castelcovati premia gli studenti e i cittadini benemeriti
La Sagra di San'Antonio ha fatto da cornice alla consegna delle borse di studio e dei riconoscimenti civici
Sarà anche «un piccolo paese», ma in quanto a eccellenze e a esempi di civismo Castelcovati non ha niente da invidiare a nessuno. La 15esima Sagra di Sant’Antonio, che continuerà anche durante il weekend, mercoledì sera ha fatto da cornice alla cerimonia di consegna delle borse di studio e dei riconoscimenti civici alla presenza del sindaco Alessandra Pizzamiglio e di tutto il Consiglio comunale.
Consegnate 54 borse di studio
«Vedere tanti ragazzi e ragazze ottenere questi ottimi risultati nonostante le difficoltà vissute in due anni di pandemia è un riscatto per tutta la comunità: loro sono il nostro futuro e a loro va tutto il nostro plauso», ha esordito il primo cittadino prima di entrare nel vivo della premiazioni. A turno ragazzi e ragazze (chi appena licenziato dalla scuola media, chi frequentante le scuole superiori o l’università) hanno ricevuto la loro borsa di studio dal vicesindaco Fabiana Valli, dagli assessori Samuele Pedergnani, Severina Drera e Demis Nodari, dal consigliere Camilla Gritti e dai consiglieri di Castelcovati Bene Comune Annalisa Secchi, Giancarlo Aceti e Marco Castellanelli. «Questa è una piccola comunità, ma florida: spesso viviamo all’ombra di altre città, ma anche Castelcovati ha dato i suoi frutti, nomi che oggi sono conosciuti ovunque», ha poi concluso l’assessore Pedergnani citando numerosi covatesi illustri della storia. «Voi siete un vanto per noi, per la comunità e per le vostre famiglie: a voi il compito di fruttificare secondo i vostri talenti, continuate con tutta la forza che avete», ha concluso rivolgendosi agli studenti.
Tutti i ragazzi premiati
Per la scuola media sono stati premiati Giuliano Serina, Alessia Gozzini, Ina Elezi, Alessia Vescovi, Irisa Hallulli, Gloria Berardelli, Nicole Rizzini e Giulia Castellanelli.
Per le scuole superiori Giulia Drera, Manuel Hoxha, Beatrice Iore, Ginevra Bertocchi, Aurora Nodari e Sofia Libretti (prima), Riccardo Piva, Audrey Zagaria, Giorgio Barboglio, Letizia Salvoni, Benedetta Nodari, Gaia Nazzari, Alice Festa e Visara Hallulli (seconda), Beatrice Rubagotti, Serena Savoldi, Emma Festa, Lorenzo Gandioli, Rachele Gerri, Diletta Anna Iore, Ilaria Pini, Serena Mercandelli, Aldo Hallulli, Aurora Turrini, Gaia Cadeo, Alessandra Lorenzi e Nicola Muratori (terza), Marco Leporati, Roberta Scalvini, Elisa Moretti, Iris Camema, Samanda Tabaku, Giulia Scalvini, Camilla Gaibotti e Matteo Cropelli (quarta), Luca Recaldini, Vittoria Festa, Stefano Festa, Martina Carboni, Aurora Muca e Marta Libretti (maturità).
Per l’università Martina Nodari (triennale) Giulia Morghen, Matteo Bertocchi, Federica Morandini, Chiara Iore e Shaimaa Emam Abrahim (specialistica).
Fra le tante voci, poi, non è mancata quella del Sommo Poeta. A condividerla con i giovani studiosi e le loro famiglie è stato Luciano Cinquini, professore e membro delle Librellule di Chiari, che in ricordo del professore Andrea Tossi (scomparso nel 2021) ha letto e spiegato il XXVI canto dell’Inferno della Divina Commedia: versi ricchi di metafore e allegorie, da cui è tratta la celebre frase «Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza».
Le benemerenze civiche
Dalla scuola si è poi passati alla consegna delle benemerenze civiche ai cittadini che, con la loro opera costante verso il prossimo, ognuno nel proprio ambito, sono diventati un esempio di civismo, solidarietà, altruismo. A partire da Paola Consoli, l’allenatrice della Star Volley che a settembre aveva salvato la vita a Jessica, una giovanissima atleta colta da una malore in palestra, praticandole un massaggio cardiaco e attuando le manovre blsd. Nel ritirare la benemerenza ha ringraziato tutta la società, la sua famiglia, tutti i genitori e soprattutto la 12enne: la guerriera che mercoledì era proprio accanto a lei per condividere questo momento.
La seconda benemerenza è stata consegnato ad Aldo Onger per i «rilevanti incarichi istituzionali al servizio della comunità» come sindaco di Castelcovati (dal 1995 al 2004) e come dirigente scolastico presso le medie locali, ruolo che aveva ricoperto fino al 2009. «Se noi allentiamo i rapporti con la comunità perdiamo i valori della solidarietà sociale, del senso di appartenenza», ha commentato Onger aggiungendo come sia proprio compito dell’istituzione scolastica rafforzare questo legame. «La scuola deve combattere l’ignoranza ma non per dare erudizione quanto quella conoscenza che serve nella vita. Vivere non basta, dobbiamo scoprire la nostra forza interiore, la soddisfazione di trovare nella nostra quotidianità quell’eroicità che ci fa essere persone».
Di poche parole invece Vincenzo Farina, presidente della Rsa Fondazione Spazzini Fabeni, alpino e volto del sociale. «Grazie, ma non me lo merito», ha commentato sorridendo Farina, classe 1949, premiato «per il costante impegno profuso gratuitamente nella realtà di volontariato e socio-assistenziali della nostra comunità».