Il tema della sicurezza torna con forza al centro del dibattito pubblico a Calcinato. E torna anche il Controllo di Vicinato, in collaborazione con la Prefettura e le forze di polizia locale. A rilanciare il problema erano stati gli stessi cittadini, sempre più attenti e preoccupati, che avevano sollecitato con insistenza l’amministrazione comunale affinché venisse rimesso in piedi questo progetto, ritenuto utile per monitorare il territorio e contrastare fenomeni di degrado e microcriminalità. Un’iniziativa che non nasce dal nulla: già nel 2014 era stata avviata una prima sperimentazione, dopo l’approvazione di una mozione in Consiglio comunale voluta dall’allora assessore alla sicurezza Stefano Vergano, con l’obiettivo di coinvolgere i residenti in una rete di osservazione attiva e responsabile.
Un contesto cambiato e un senso di insicurezza crescente
I dati nazionali confermano una crescita dei reati denunciati negli ultimi anni, con un aumento sensibile di furti, rapine ed episodi di microcriminalità diffusa. Numeri che alimentano un senso di insicurezza percepita tra i cittadini e che, secondo diversi report, si intrecciano anche con il fenomeno dell’immigrazione irregolare: una quota rilevante dei reati contro il patrimonio e la persona viene attribuita a soggetti senza fissa dimora o privi di documenti regolari. Un quadro complesso che ha spinto molte amministrazioni locali a rafforzare la collaborazione tra istituzioni e comunità, non solo per garantire maggiore sicurezza, ma anche per intercettare situazioni di fragilità sociale, come quelle degli anziani soli o delle persone in difficoltà.
Sette zone operative e cittadini formati per la prevenzione
A Calcinato, la risposta è arrivata dopo mesi di confronto e pressioni da parte dei residenti più attivi. Nei giorni scorsi il Comune ha organizzato un incontro pubblico per illustrare il progetto, che riparte grazie alla sinergia con la Prefettura di Brescia e i Comuni limitrofi, su impulso diretto del prefetto. L’amministrazione guidata dal sindaco Vincenza Corsini ha deciso di suddividere il territorio in sette zone operative: due a Calcinatello, due a Ponte e tre nel capoluogo. Per ciascuna zona sarà individuato un cittadino “responsabile”, incaricato di raccogliere le segnalazioni dei residenti e inoltrarle alle forze dell’ordine competenti, evitando allarmismi. È stato ribadito che il controllo di vicinato non sostituisce le forze di polizia, ma è uno strumento di prevenzione basato su osservazione, comunicazione e senso civico. I referenti saranno formati e affiancati, mentre partirà una campagna informativa rivolta alla cittadinanza. Chi fosse interessato può contattare il Comune di Calcinato o il Comando di Polizia Locale.