Si spacciano per un noto commercialista e mettono a segno la "truffa della casa"
Le indagini ora sono in mano ai carabinieri.
Ha postato una richiesta di aiuto su Facebook ed è diventata vittima di una truffa, che ha coinvolto, suo malgrado, un noto commercialista. La vicenda, surreale, è accaduta nei giorni scorsi a Orzinuovi.
L’appello
Tutto è partito dai social: la scorsa settimana una donna, che vive a Rovato, ha chiesto nel gruppo «Sei di Orzinuovi se...» se qualcuno potesse affittarle un appartamento per lei e i suoi figli. Una casa che le serviva con una certa urgenza, tanto che era aperta a ricevere qualsiasi tipo di offerta, che non ha tardato ad arrivare.
«Ciao, ho visto che stavi cercando una casa in affitto. Io mi trasferisco, ti do la mia a 300 euro al mese».
Questo il messaggio che ha dato il via a una fitta corrispondenza: accordi su quando incontrarsi per vedere l’appartamento, un trilocale sito nella periferia di Orzinuovi, informazioni sulle mensilità da pagare in anticipo e su un certo commercialista, che avrebbe contattato la nuova inquilina per tutte le pratiche del caso, non meglio specificate.
I due si sono addirittura incontrati e la donna ha persino visto la casa: le è piaciuta e ha deciso di «bloccarla» ma l’affittuario ha voluto immediatamente l’anticipo con la scusa che i tempi erano stretti e lui sarebbe dovuto partire per recarsi all’estero a metà luglio. Prima 600 euro in contanti senza aver firmato alcun accordo, dati in fiducia e spinta dalla fretta di trovare un’abitazione.
Dopo pochi giorni la donna è stata contattata su Whatsapp da un altro individuo, un certo Andrea Fanotti, che si presentava come affermato commercialista di Orzinuovi e che seguiva le pratiche del suo cliente, il proprietario dell’appartamento. Ha rassicurato la donna sul fatto che avrebbe sbrigato tutte le pratiche ma tramite messaggio, poiché «troppo pieno di appuntamenti» per poterla ricevere nel suo studio, in centro a Orzinuovi. Ed è bastato poco per arrivare a parlare di soldi.
Sempre e solo su Whatsapp, l’uomo, forse il complice di chi le ha fatto vedere l’appartamento o probabilmente la stessa persona, le ha inviato una copia del contratto dell’affitto, in pdf, e poi le ha chiesto di versare, sempre in contanti e al proprietario della casa, altre mensilità. Si è parlato di aperture di pratiche, di deleghe al proprietario dell’appartamento, di incontri in ufficio per completare l’iter. Prima, però, è stato richiesto un altro pagamento.
«Il ragazzo che doveva affittarmi la casa alla fine mi ha dato le chiavi - ha raccontato la donna - Ma quando pensavo di poter finalmente entrare nell’immobile la serratura non scattava. Non erano le chiavi giuste e poi, nonostante varie telefonate, nessuno mi ha più risposto. Lì ho capito di essere stata truffata: ho dato 1.100 euro a queste persone. Ho intenzione di rivolgermi ai carabinieri e sporgere immediatamente denuncia».
Ma non è la sola, in questa vicenda, ad essere stata ingannata.
La denuncia del commercialista
Qualcuno, o forse sempre la stessa persona, ha utilizzato impropriamente nome, indirizzo e immagine di un noto commercialista di Orzinuovi, Andrea Fanottoli, storpiando leggermente il cognome ma utilizzando una sua fotografia e l’indirizzo del suo studio di piazza Vittorio Emanuele.
Il professionista, avvertito della truffa dal nostro giornale, si è immediatamente attivato per vie legali e ha tenuto a chiarire la sua posizione, in caso qualcuno fosse stato vittima dello stesso tranello.
«Una volta lette le conversazioni fra la donna e il presunto commercialista ho immediatamente suggerito di sporgere denuncia ai carabinieri - ha affermato - Cosa che ho fatto anch’io, anticipando loro l’atto, preparato dal mio legale e che verrà ratificato in questi giorni. Non conosco la persona che ha parlato con la donna in questione, tanto meno ho avuto incarichi di alcuna sorta. C’è qualcuno che ha cercato di sostituirsi in qualità di professionista alla mia persona, fatto alquanto grave. Malgrado il mio nome venga appositamente storpiato, sono stati comunque usati in modo fraudolento l’indirizzo del mio studio e la mia fotografia al fine di indurre in inganno altri soggetti».
Il professionista inoltre, si è sentito di dare alcuni consigli per evitare brutti episodi come questi.
«Chi ha intenzione di prendere un immobile in locazione deve affidarsi sempre ad Agenzie Immobiliari o professionisti che possono operare in qualità di intermediari - ha raccomandato - E’ necessario verificare attraverso la Camera di Commercio per le Agenzie oppure gli ordini professionali per i professionisti, che esistano, con sede, numero di telefono fisso o più semplicemente presentarsi di persona. E’ bene rilasciare caparra mediante assegno bancario solamente dopo la stipula del contratto di locazione, che deve essere preferibilmente sottoscritto presso una agenzia Immobiliare, oppure nello studio di un intermediario abilitato. I pagamenti devono essere tracciabili. Bisogna evitare di affidarsi ai soli profili social per formalizzare un contratto di locazione in quanto è facile inventarsi profili e sostituirsi ad altri soggetti. Un limite dei social è il fatto che non possono certificare l’identità delle persone e pertanto esiste appunto un Registro Imprese tenuto dalle CCIAA e gli Ordini Professionali di ogni provincia. Mi spiace per la donna, spero possa recuperare il suo denaro. E se è capitato a qualcun altro che si rivolga subito ai militari».