il caso

Si fingono carabinieri: due in manette, truffa ed estorsione da 100mila euro

Il Questore ha emesso fogli di via obbligatori con divieto di far ritorno nel comune di Brescia per i prossimi 4 anni

Si fingono carabinieri: due in manette, truffa ed estorsione da 100mila euro

Si fingono carabinieri: due in manette, truffa ed estorsione da 100mila euro.

Truffa ed estorsione da 100mila euro

Sono finiti in carcere due uomini italiani (D.S. cl. 1975 e F.M. cl. 1978) indagati per il reato di estorsione. La Polizia di Stato ha infatti dato esecuzione  all’ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia in carcere, richiesta dalla Procura della Repubblica in sede e condivisa dal GIP del Tribunale di Brescia.

Si fingono carabinieri: beccati!

I due nella serata del 4 febbraio 2025 avrebbero costretto un intero nucleo familiare composto dai genitori ultrasessantenni e dalle due figlie, fingendosi Carabinieri e periti della Procura della Repubblica, a consegnare una somma pari a 8mila euro in contanti e monili in oro per un valore stimato in circa 90mila euro.

Minacce

La famiglia vittima dei malintenzionati era stata contattata telefonicamente da un soggetto al momento ignoto il quale, fingendosi parte dll’Arma dei Carabinieri, aveva loro comunicato che a breve sarebbe giunto personale della Polizia per perquisire l’abitazione. Il tutto poiché, a detta loro, il veicolo in loro dotazione sarebbe stato usato in occasione di una rapina commessa il giorno prima. In seguito la madre ha a accolto in casa uno dei due indagati, quest’ultimo si è presentato come Pubblico Ufficiale esponendo quali sarebbero state le conseguenze che si sarebbero verificate nel caso in cui  non avesse collaborato con la giustizia ed evidenziando di essere armato, ha costretto la donna a consegnare il denaro e i monili poi sottratti.

Le indagini immediatamente avviate dalla Squadra Mobile della Questura di Brescia hanno consentito di ricostruire le fasi del reato, individuando ed identificando – per quanto emerso nella fase delle indagini preliminari – i due presunti responsabili, “trasfertisti” provenienti dalla Provincia di Napoli riconosciuti anche dalla vittima in sede di denuncia.

La decisione del Questore

Il Questore della Provincia di Brescia Paolo Sartori, in considerazione di quanto accaduto, ha pertanto emesso nei loro confronti  altrettanti Fogli di Via Obbligatori con Divieto di far Ritorno nel Comune di Brescia per i prossimi 4 anni. In caso di violazione del Provvedimento del Questore, il soggetto potrà essere condannato sino ad 1 anno e mezzo di reclusione ed alla multa di 10.000 euro.

Si f“Questa tipologia di truffa rappresenta una forma di reato particolarmente odiosa, poiché colpiscono solitamente le fasce più deboli della popolazione, traendole in inganno mediante espedienti e raggiri posti in atto con modalità particolarmente subdole – ha ribadito il Questore Sartori –. Per questo motivo la Polizia di Stato è da sempre attenta riguardo a questo fenomeno delinquenziale, e le iniziative di informazione e sensibilizzazione sull’argomento, attuate oramai da tempo in ambito nazionale, sono particolarmente efficaci nel contribuire ad accrescere il livello di consapevolezza, fornendo nel contempo alle potenziali vittime un valido contributo per consentire loro di riconoscere le truffe e denunciarle tempestivamente”.