SPORT E COVID

Sì agli allenamenti individuali: Conte scioglie il nodo

Dopo i punti contrastanti del Dpcm e i pareri opposti di Ministero dello Sport e Ministero degli Interni

Sì agli allenamenti individuali: Conte scioglie il nodo
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Sì agli allenamenti individuali: Conte scioglie il nodo.

E' accaduto ieri durante il Question Time alla Camera dei Deputati, quando il Primo Ministro ha chiarito che gli allenamenti individuali e distanziati degli sport di contatto all'aria aperta si possono svolgere.

Una domanda interminabile

La prima domanda sorta spontanea dopo lo stop ai campionati è una sola: è possibile svolgere allenamenti in forma individuale senza contatto fisico? Una domanda che non trova risposta nel Dpcm approvato domenica dal primo ministro Giuseppe Conte. O meglio, trova due risposte contrapposte. La prima, che consente l’attività sportiva di base a distanza, la seconda che vieta l’attività sportiva individuale per gli sport di contatto. Come se ci fosse differenza tra uno sport di contatto e uno non di contatto quando vige l’obbligo di distanziamento.

Una situazione paradossale che farebbe anche sorridere, se in gioco non ci fosse la salute di migliaia di ragazzi e la sopravvivenza di centinaia di attività. Domenica sera, arriva una prima risposta. Ospite di Rai 3, il ministro per lo sport Vincenzo Spadafora conferma: anche gli sport di contatto che si svolgono all’aperto (come il calcio) possono allenarsi in forma individuale. Un palliativo che rappresenta ossigeno puro per le società, che iniziano a programmare alcune attività, forti dei protocolli rigidi che hanno già in vigore.

Lunedì la conferma, martedì il diniego

Lunedì, una ulteriore conferma: le Faq del Ministero dello Sport mettono nero su bianco quanto già annunciato dal Ministro. Sì all’attività all’aperto, purchè sempre distanziati. Martedì, il dietrofront: una circolare del Ministero degli Interni interpreta diversamente il Dpcm e comunica ai prefetti che sono vietati anche gli allenamenti individuali per gli sport di contatto. La già facile ironia, diventa una vera e propria bufera dopo l’ennesimo retrofront, che per la Lombardia significa il quinto in pochi giorni: prima l’ordinanza di Fontana che segna lo stop (venerdì 16 ottobre), poi l’ordinanza sempre regionale che riabilita l’attività (22 ottobre), poi il Dpcm che la vieta (25 ottobre), poi le Faq che la riabilitano (26 ottobre), poi la nuova circolare che la impedisce (27 ottobre).

Conte chiarisce: si possono svolgere

Una bufera che, questa volta, sembra essere sciolta in poche ore: il sesto capitolo (28 ottobre) non è altro che il presidente del consiglio Conte, protagonista alla Camera dei Deputati per il question time, che viene interpellato sull’argomento e conferma che anche gli sport di contatto possono svolgere attività all’aperto nel rispetto delle norme di distanziamento, smentendo così la circolare del Ministero degli Interni uscita il giorno precedente. Un dedalo di ordinanze, Dpcm, Faq e circoli difficile da riordinare e che ha messo ulteriormente in difficoltà le società che han pianificato una ripartenza.

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