Sgabuzzino per il carpenedolese che chiede una casa

L'uomo soffre inoltre di frequenti crisi glicemiche e ha bisogno di assistenza 24 ore al giorno.

Sgabuzzino per il carpenedolese che chiede una casa

Enrico Uniti è un 71enne di Carpendolo che vive in una palazzina di via Revere e vuole  un domicilio decoroso. L’uomo si sente penalizzato rispetto ad altri indigenti visto che gli hanno offerto uno sgabuzzino.

Sgabuzzino per il carpenedolese che chiede una casa

“Hanno dato una casa bellissima a degli stranieri mentre per me non c’è altro che uno sgabuzzino”. L’affitto di un appartamento di proprietà dell’Azienda lombarda per l’edilizia residenziale (Aler) a Carpenedolo ad una famiglia di stranieri è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso dell’indignazione del carpenedolese Enrico Uniti, 71 anni, che da 16 anni risiede in un appartamento delle case comunali della località Ravere, che ospitava le ex scuole rurali poi riqualificate.

Un uomo che ha bisogno di assistenza

Unico inquilino in una palazzina che ospitava sei famiglie, la sua unica compagnia è la sua badante, che vive con lui e lo segue in tutte le faccende domestiche. Inoltre soffrendo di frequenti crisi glicemiche ha bisogno di assistenza 24 ore al giorno e per spostarsi in paese si serve di una moto-carrozzina, con cui impiega non meno di una quindicina di minuti per raggiungere il centro del paese.

Il comune

Il Comune vuole liberare al più presto la palazzina ma non ha ancora dato un’opzione dignitosa all’uomo, che sarebbe costretto a trasferirsi in uno sgabuzzino. Per questo l’uomo dichiara di voler rimanere lì se non ci sono offerte migliori.