Garda

Sfogo di Togni e Comaglio dopo il tavolo tecnico sul depuratore

«Speriamo non sia solo un'iniziativa di facciata»

Sfogo di Togni e Comaglio dopo il tavolo tecnico sul depuratore

Sfogo di Togni e Comaglio dopo il tavolo tecnico sul depuratore del Garda. L’incontro di lunedì 1 giugno non è stato risolutore e i primi cittadini di Montichiari e Gavardo si sono detti soddisfatti solo a metà.

Non si è parlato del destino del depuratore, ma si sono programmate le future sedute, con la quasi totalità enti coinvolti che ha una ferma volontà a proseguire l’iter del depuratore sulla base del progetto depositato, quello cioè di Gavardo e Montichiari. «Speriamo non sia solo una cosa di facciata per dire “abbiamo ascoltato i territori”» è il fulcro della lettera, che riportiamo qui di seguito integralmente.

La lettera dei sindaci Togni e Comaglio

«Avevamo chiesto un incontro con il Ministro Costa che ci è stato concesso a febbraio.
In quella sede oltre che a rappresentare le criticità ambientali del progetto, avevamo chiesto direttamente al Ministro Costa di essere inseriti a pieno titolo nella cabina di regia del depuratore.
Il Ministro ha proposto un tavolo tecnico che oggi, dopo la nomina dei tecnici da parte dal Comune di Gavardo e di quello di Montichiari, si è riunito in videoconferenza alla presenza di dirigenti e funzionari dei molti enti coinvolti.
Ribadiamo l’apprezzamento per la disponibilità del Ministro ma dopo il tavolo odierno possiamo esprimere solo una parziale soddisfazione.
I dirigenti del ministero hanno illustrato le modalità di svolgimento del tavolo che inizialmente si sarebbe dovuto svolgere nella sola giornata odierna, procedimento tra l’altro sostenuto anche dai dirigenti di parecchi enti presenti.
Abbiamo ribadito che tale scelta non è era da noi condivisa anche se accettata in quanto la regia del tavolo è nelle mani del ministero, si è però ottenuta una seconda convocazione del tavolo dopo aver inviato la documentazione contenente le controdeduzioni sulla soluzione Gavardo-Montichiari.
C’è da sottolineare che da al tavolo da parte dalla quasi totalità enti coinvolti c’è una ferma volontà a proseguire l’iter del depuratore sulla base del progetto depositato.
Noi abbiamo invece chiesto una vera “governace” del territorio con tutte le parti interessate (territori e cittadini) che fino ad ora sono state escluse e non tenute in considerazione, non solo sul progetto depositato ma anche sulla scelta pesata delle scelte alternative che per noi rivestono carattere di fondamentale importanza che sta alla base di tutta questa complicata vicenda.
Come sindaci che rappresentano i territori, ci limitiamo ad esprimere la preoccupazione che questa apertura ad un tavolo tecnico possa limitarsi ad essere un’immagine di facciata per dire “abbiamo ascoltato anche i territori”.
Siamo consapevoli che fornendo tutte le nostre controdeduzioni tecniche apportandole al tavolo, forniremmo già ora importanti elementi di criticità che potremmo fare emergere ad iter avviato (se questa è la volontà degli enti), in sede di VIA Valutazione Integrata Ambientale.
Con questo tavolo le istituzioni si giocano la loro credibilità nei confronti dei cittadini e per tanto ci appelliamo alla responsabilità di tutti gli enti coinvolti dando per primi il buon esempio.

Marco Togni
Davide Comaglio»