Sesso e soldi per un "sì", chiesti 6 anni per un provagliese

Il provagliese era stato arrestato in primavera. A novembre si conosceranno le sorti del processo.

Sesso e soldi per un "sì", chiesti 6 anni per un provagliese
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Sesso e soldi per un "sì", chiesti 6 anni per Claudio Lazzari, 57enne provagliese (di Provezze) dipendente del Comune di Brescia accusato di tentata concussione, violenza sessuale e induzione indebita.

Sesso e soldi per un "sì", chiesti 6 anni per un provagliese

Era addetto allo sportello Edilizia del Comune di Brescia e, stando alle accuse, pretendeva sesso o soldi in cambio del "sì" all'idoneità abitativa degli appartamenti di alcuni extracomunitari. Claudio Lazzari, 57enne di Provaglio d'Iseo (della frazione di Provezze), era stato arrestato in primavera con l'accusa di tentata concussione, violenza sessuale e induzione indebita. Avrebbe approfittato della sua posizione per speculare sulla necessita degli extracomunitari di avere il suo assenso per il ricongiungimento famigliare. Alle donne che si rivolgevano a lui negli uffici di Brescia chiedeva favori sessuali, agli uomini denaro.

Chiesti 6 anni e 8 mesi

A far scattare le indagini era stata la testimonianza di una donna che a inizio anno si era rivolta alla Polizia Locale. In primavera erano scattate le manette e ora Lazzari è ai domiciliari. Il pm Ambrogio Cassiani ha chiesto la condanna a 6 anni e 8 mesi di reclusione per il provagliese, di cui si conosceranno le sorti con l'udienza del 5 novembre. L'accusato, però, ha sempre negato.

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