Servono 15mila firme per l’ospedale

Servono 15mila firme per l’ospedale

Un bacino di oltre 90mila abitanti, un territorio che si estende per oltre 20 Comuni, coprendo un raggio di oltre 30 chilometri nel quale troviamo solo aree ospedaliere private, 23.735 servizi di pronto soccorso con 961 uscite di ambulanza nel 2016 e 530 parti nel 2016 evidenziando un punto nascite all’avanguardia: ecco le principali motivazioni attraverso il quale è si deciso di costituire il Comitato di cittadini per il mantenimento e lo sviluppo delle attività dell’Ospedale di Asola e per sollecitare il completamento dei lavori di ristrutturazione nel più breve tempo possibile, entro massimo 12-18 mesi.

Punto cruciale, e motivo di forte diatriba, quindi, il cantiere e le gru ferme da tre anni e per il quale benché le pratiche burocratiche e i finanziamenti siano presenti, Infrastrutture Lombarde ancora non ha ripreso i lavori. Grande il numero di adesioni al comitato che vede nella figura di presidente Laura Galliera e in quello di vice Giorgio Predaroli ma si vuole raggiungere entro la fine di febbraio le 15mila adesioni. «Non ci limiteremo al solo Comune asolano – specifica la Galliera – ma coinvolgeremo anche i sindaci dei Comuni limitrofi. Vogliamo far muovere le acque, far sentire che ci sono persone che credono in questo ospedale». Si spera nessuna divisione della struttura che altrimenti vedrebbe una zona deserta tra il cremonese, il bresciano e il basso mantovano. Il centro medico Clesis, lo sportivo Schiantarelli, il bar letterario interno all’ospedale e in tutti gli Urp, ufficio relazioni con il pubblico, dei comuni del circondario si sono offerti di raccogliere le firme necessarie.