Sequestrato e riaperto laboratorio cinese

Sequestrato e riaperto laboratorio cinese
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Carpenedolo, laboratorio lager cinese

Più di 10 immigrati asiatici tra i 20 e 60 anni, alle dipendenze di una coppia di imprenditori. Una forza lavoro scoperta settimana scorsa dal Nucleo Ispettorato del Lavoro di Brescia, nella bassa bresciana. I militari, una volta giunti all'ingresso della fabbrica, avevano trovato 10 lavoratori non in regola e sprovvisti di qualsiasi tipo di regolamentazione. Sei di questi erano addirittura senza permesso di soggiorno. Nella fabbrica made in China era operativo un laboratorio di calze di bassa qualità destinate sempre al mercato asiatico, attraverso i negozi presenti in tutta la Provincia. La guardia di Finanza era al lavoro per cercare di scovare eventuali coinvolgimenti con le aziende bresciane del territorio. Prodotti e macchinari sono stati sottoposti al sequestro. Dopo il blitz, erano anche scattate le sanzioni per i due titolari, a cui era stato richiesto il pagamento di una sanzione da oltre 70mila euro.

A distanza però di 12 ore dopo il sequestro, il laboratorio era tornato ad operare a pieno ritmo. Tolti i sigilli, i due imprenditori avevano riaperto l'attività, sempre con gli stessi soggetti.

Per loro è scattato l'arresto.


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