guardia di finanza

Sequestrati oltre cinquemila profumi contraffatti a Castenedolo

I militari del Gruppo di Brescia hanno individuato il magazzino di stoccaggio, denunciato il rivenditore

Sequestrati oltre cinquemila profumi contraffatti a Castenedolo
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Sequestrati oltre cinquemila profumi contraffatti a Castenedolo: i militari della Guardia di Finanza di Brescia hanno individuato il magazzino e denunciato il rivenditore.

Controlli

Nell’ambito dell’attività di contrasto alla criminalità economico finanziaria dedita alla commercializzazione di prodotti contraffatti o insicuri, è stata condotta un' attività finalizzata a individuare e disarticolare una potenziale filiera bresciana finalizzata alla vendita di profumi recanti falsi segni distintivi di noti brand italiani ed internazionali.
In tale contesto, sulla base degli elementi acquisiti durante il costante controllo economico del territorio, i militari del gruppo di Bresciano hanno individuato un soggetto, di origini extracomunitarie, mentre cantava di vendere ad un terzo soggetto, anch’egli extracomunitario, dei falsi profumi. I finanzieri, accertato che si trattava di prodotti contraffatti, hanno approfondito il controllo procedendo alla perquisizione del mezzo del venditore dove, oltre a numerosi altri profumi della stessa specie, sono state trovate le chiavi di accesso di un capannone a Castenedolo.

Denuncia

Nel capannone, celato dietro un muro di cartongesso appositamente creato per eludere gli eventuali
controlli di polizia, i militari hanno scoperto un locale adibito a stoccaggio di più di 5.000 profumi, tutti riportanti segni distintivi contraffatti di note case di alta profumeria e numerosi codici a barre da apporre sui prodotti per simularne la genuinità. Al termine dell’attività, il rivenditore individuato è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Brescia per commercio di prodotti con segni distintivi falsi e ricettazione.
L’attività svolta evidenzia l’attenzione del Corpo a salvaguardia del tessuto produttivo nazionale ed a contrasto del fenomeno della contraffazione, che alimenta, peraltro, i circuiti sommersi del lavoro nero, dell’evasione fiscale, del riciclaggio.

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