Secondo compleanno per il Banco del riuso in Franciacorta

La ricorrenza è stata festeggiata sabato nella sede di Rovato. Al progetto aderiscono sette Comuni.

Secondo compleanno per il Banco del riuso in Franciacorta
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Inaugurato sabato 3 febbraio 2018  in via XXV Aprile n°146 a Rovato, il Banco del riuso in Franciacorta festeggia il suo secondo anno di attività. Avviato come azione pilota all’interno della progettualità promossa da Fondazione Cogeme Onlus “Verso un’economia circolare: avvio di un Centro Nazionale di Competenza in provincia di Brescia”, grazie al contributo di Fondazione Cariplo, il progetto  oggi cammina da solo. Questo grazie a una programmazione triennale (2019-2021) e all’adesione della Amministrazioni comunali di Rovato, Castegnato, Cazzago San Martino, Paderno Franciacorta, Passirano, Castrezzato e Cologne.

Secondo compleanno per il Banco del riuso

Sabato 1 febbraio la ricorrenza è stata festeggiata alla presenza delle autorità. Il filo conduttore della mattinata è stato il tema “Obiettivo rifiuti zero per un nuovo equilibrio sociale, economico e ambientale” supportato dai diversi interventi che hanno cadenzato questo compleanno speciale. "Essere una Fondazione del territorio significa anche prendersi la briga di credere fortemente in certi progetti che hanno ricadute sociali, economiche ed ambientali - ha commentato il vice presidente di Fondazione Cogeme Onlus Elvio Bertoletti - Questa esperienza del Banco ci ha stimolato a fare sempre di più in termini di impegno e di coordinamento”. Presenti alla mattinata i rappresentanti dei Comuni aderenti; a fare gli onori di casa il vicesindaco di Rovato Simone Agnelli. Hanno inoltre partecipato il neo direttore di Linea Gestioni Claudio Benelli e il presidente di Cogeme spa Dario Lazzaroni.

I numeri

Dalle parole ai fatti: i numeri del Banco del riuso registrano una costante crescita. Dalla sua apertura fino al 31.12.2019, sono state rilasciate 291 tessere di cui: 21 ad associazioni del territorio, 7 ai servizi sociali dei Comuni aderenti e 263 a privati, con un’affluenza media di 28 utenti ad ogni apertura. Si scambiano ore, cibo, mobili, ma soprattutto piccoli oggetti, vestiti e scarpe. Il modello Banco si basa sullo scambio, potenziandone il valore sociale e depotenziandone l’aspetto economico, con un sistema di misura basato sul circolo di FIL (Felicità Interna Lorda) e su criteri interni di attribuzione del valore che privilegiano la qualità dello scambio relazionale e di “messa a servizio” rispetto allo scambio di beni. Se si considera che il totale di FIL in entrata al Banco in 23 mesi di attività è pari a 547.501, si può stimare che ci sia stato un movimento di risorse, senza utilizzo di denaro, pari a 164.250 (50FIL = 1 ora lavorativa pari a 15 euro). Considerando inoltre che i FIL in uscita dal Banco nei 23 mesi è stata pari a 387.497 si può fare una stima pari a 116.249 euro di risorse risparmiate.

Gli interventi

Carlo Piantoni, presidente dell’associazione RIUSO3 e allo stesso tempo referente del progetto per conto della Fondazione Cogeme Onlus, e Laura Rocca, facilitatrice Cauto presso gli spazi del Banco, hanno sottolineato che tutto questo è possibile grazie alle persone che garantiscono l’apertura al pubblico: un gruppo di 16 volontari, per lo più tesserati all’associazione RIUSO3, che dedicano parte del loro tempo a gestire lo spazio e non in ultimo, novità di questo ultimo mese, a supportare un tirocinio risocializzante avviato da Fondazione Cogeme in collaborazione con i Servizi sociali del Comune di Rovato. A chiudere il cerchio Maria Elena Amoroso, referente della Rete Zero Waste Brescia, e Licia Lombardo, presidente circolo Acli di Rovato, hanno portato alcune esperienze “consapevoli e sostenibili” di coinvolgimento concreto delle famiglie.

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