Nel momento in cui il cambiamonete non gli ha restituito i soldi che voleva cambiare, non ci ha visto più: prima ha inveito, poi ha forzato la macchinetta per riprendersi il maltolto. Il risultato? E’ stato arrestato per furto aggravato
Il “colpo” al cambiamonete
L’episodio si è verificato nella tarda serata di domenica, in un bar di Darfo Boario Terme dove i carabinieri hanno arrestato un 29enne operaio rumeno, domiciliato nel Comune termale. Il giovane, dopo aver giocato tutta la sera e vinto circa cento euro, ha inserito le monete da uno e due euro in un cambiamonete per ottenere il controvalore in banconote. Purtroppo l’operazione non è andata a buon fine e la macchina si è bloccata. A quel punto, arrabbiato e infastidito dalla mancata erogazione dei soldi, il 29enne si è diretto dalla cassiera del bar chiedendo spiegazioni. La barista ha immediatamente contattato il responsabile della ditta di distribuzione delle slot machines, il quale ha riferito che sarebbe passato l’indomani mattina per una verifica. Appreso che sarebbe dovuto ritornare a casa senza i soldi, il romeno è andato su tutte le furie. Ha iniziato a urlare e si è scagliato contro il cambiamonete. La dipendente del bar, preoccupata di quello che stava succedendo, è corsa ad avvertire il proprietario dell’esercizio commerciale ed ha chiamato i Carabinieri al 112. Nel frattempo l’operaio, inconsapevole che le telecamere stavano registrando ciò che stava succedendo nella sala gioco, ha danneggiato il macchinario e si è impossessato di tutti i soldi che erano all’interno, circa trecento euro e si è dato a repentina fuga a piedi. Nel frattempo sul posto sono arrivati i militari della Stazione di Darfo e il proprietario del bar che hanno bloccato il 29enne che era appena uscito dal locale, inseguito dalla dipendente. Sottoposto a perquisizione, è stato trovato in possesso dell’intera somma di denaro asportata. L’operaio, che ha provato a giustificare il suo comportamento addebitando all’euforia del gioco le responsabilità dell’insano gesto, è stato tratto in arresto e il giudice, lunedì mattina, ha convalidato la misura eseguita dai militari e attenderà a piede libero il processo.