Chiari

Sancito il recupero per l’ex cava Manganina

L’Amministrazione e i proprietari dei terreni interessati hanno firmato una convenzione decennale

Sancito il recupero per l’ex cava Manganina
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Una convezione di 10 anni che permetterà il recupero agricolo della ex cava Manganina. È questo l’importante accordo che è stato sottoscritto in questi giorni tra l’Amministrazione di Chiari e i proprietari dei terreni interessati dalla ex cava nella campagna a sud della città, a confine con Castelcovati e Castrezzato.

Sancito il recupero per l’ex cava Manganina

Infatti, con questa convenzione si stabilisce che la zona sarà riempita di terra e rocce idonee all’agricoltura, anche se per motivi dettati dall’ampiezza del sito, ben 135 mila metri quadrati, il riempimento e la conversione non saranno fatte tutte in una volta, ma in modo graduale e esponenziale.

Un accordo, quindi, che porta a compimento quanto desiderato ormai da tempo per il recupero dei terreni nella campagna a sud della Città (al confine con Castrezzato e Castelcovati). A occuparsi del riempimento con i sedimenti della ex cava saranno proprio le ditte proprietarie, sotto la vigilanza del Comune.

Un recupero che segue quello già avviato della cava di via Roccafranca, l’ex Bettongamma: un modo concreto «per armonizzare nuovamente il territorio, riportarlo alla sua vocazione agricola e rigenerare in senso virtuoso» aree estrattive a lungo utilizzate.

Gli interventi

La parola è poi passata all'assessore all'Ambiente, Chiara Facchetti.

La firma della convenzione per il recupero ambientale dell'ex cava Manganina è sì un punto di partenza importante ma è altresì un punto di arrivo importantissimo che mi ha vista impegnata in questi anni, dal 2019, in un costante dialogo con le ditte proprietarie della cava. Un dialogo volto a concordare per il territorio clarense le migliori condizioni di riempimento e recupero, nel rispetto dell'ambiente e della salute dei cittadini. Il tema dei controlli durante il riempimento è stato uno dei più importanti e delicati. L'area negli anni tornerà ad essere agricola e naturale, e questo progetto fa parte della più ampia volontà dell'amministrazione Vizzardi di tutelare il territorio e risarcire ambientalmente la città dopo decenni di poca attenzione sul tema. Con soddisfazione arriviamo alla firma di questa Convenzione, impegnandoci a garantire il controllo e il monitoraggio durante l'attività di riempimento.

Sul tema è intervenuto anche il vicesindaco e assessore alle Opere pubbliche, Maurizio Libretti:

Con questa convenzione inizia il programma di bonifica di quelle che in passato erano cave - ha ribadito Libretti, anche assessore ai Lavori pubblici - Le imprese coinvolte, dopo l’autorizzazione provinciale al piano di recupero, si occuperanno del riempimento per raggiungere l’obiettivo finale dell’operazione, ossia l’utilizzo agricolo. L’Amministrazione nei suoi controlli su quanto verrà sversato sarà stringente e terrà monitorati i lavori attraverso un incaricato ad hoc. La convenzione prevede che le società si obblighino a trasmettere annualmente al Comune una relazione descrittiva delle operazioni per tutta la durata delle attività in una prospettiva decennale. Sul piano politico compiamo un passo importante perché si inverte la tendenza, prima si scavava adesso si recupera e si procede a chiudere una importante ferita del territorio. Il recupero dell’ex cava Manganina non è, tuttavia, il solo progetto di rinascita per un ex sito estrattivo sul territorio della cittadina a breve sul tema ci sarà un progetto anche su un altro sito di pari importanza».

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