Salò saluta Ornella Vanoni: l’icona che scelse il Garda come rifugio dell’anima.
Ornella Vanoni, si è spenta una delle voci più amate della canzone italiana
Ornella Vanoni è scomparsa a Milano ieri, venerdì 21 novembre 2025, all’età di 91 anni. Si è spenta per un malore, questa la causa, nonostante il tempestivo intervento dei soccorritori del 118 . Con lei se ne va una delle voci più amate della musica italiana, un’artista capace di attraversare settant’anni di storia culturale lasciando un solco indelebile. E anche Brescia, come altre città, si stringe oggi nel ricordo. Perché la Vanoni qui non era solo una diva: era una presenza familiare, elegante ma vicina, autentica e affettuosa. Una donna che aveva scelto più volte il Lago di Garda come rifugio.
Salò e il Garda: un amore ricambiato
Negli ultimi anni Ornella Vanoni aveva intrecciato un legame forte con il Bresciano, in particolare con Salò, città dove era stata ospite nel 2019 e nel 2022, e dove molti la ricordano con emozione. Non un rapporto formale, ma una frequentazione sincera, fatta di incontri spontanei, sorrisi condivisi, chiacchiere leggere davanti al lago.
“Nel 2022 in occasione del suo concerto al Vittoriale degli Italiani, la grande artista aveva scelto di soggiornare per quasi una settimana al Grand Hotel di Gardone, vivendo il centro storico di Salò con la sua consueta discrezione, eleganza e raffinatezza. Acuta, ironica, autenticamente affascinante, ha portato un tocco di classe che si è perfettamente armonizzato con l’atmosfera del Lago di Garda. La ricordiamo come una presenza preziosa e rispettosa, seduta per più sere nei ristoranti sul lungolago e, subito dopo, ai tavolini del Bar Italia 1920 a raccontare, tra un gin tonic e l’altro, la sua vita travolgente. Una voce graffiata ed irripetibile, ironia tagliente e verità sfacciata, poesia sottopelle e brividi sulla pelle. Andava fuori tempo ma dentro l’anima”.
Al ricordo di Andrea Maggioni, titolare del bar Italia 1920, presidente di Salò ProMotion e coordinatore Confesercenti, si aggiunge il ricordo altrettanto vivo di Alberto Giacomini arriva dell’Osteria dell’Orologio.

“Era l’estate del 2019. Per due volte si è fermata a pranzo e una volta a cena all’Osteria dell’Orologio. Simpatica, spiritosa, con una naturale curiosità: ha apprezzato la nostra cucina e si è intrattenuta volentieri a parlare con gli altri ospiti. Tutti ricordiamo quando passeggiava scalza all’interno dell’Osteria, con quella spontaneità che la caratterizzava. Amante del buon cibo e del buon vino bresciano. Condividevamo anche un dettaglio affettuoso: entrambi avevamo un barboncino”
Marcella Menichetti, di arte 41, ricorda come Ornella Vanoni sia stata per lei e la sua socia “la prima musa ispiratrice. La nostra prima collezione di pittura con tecnica mista era dedicata all’album “Bellissima ragazza”, 12 opere come 12 erano le canzoni contenute nella raccolta. Nel 2022 le abbiamo regalato uno dei 12 pezzi a lei dedicati”.