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"Salò antifasci...": atti vandalici alla sede dell’associazione Catarsi

Scritta sulla vetrata e danni alla serratura di accesso

"Salò antifasci...": atti vandalici alla sede dell’associazione Catarsi
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«Salò antifasci...», così recita la scritta comparsa sulla vetrina della sede dell’associazione «Catarsi» in via Fantoni 51 a Salò.

"Salò antifasci...": atti vandalici nella sede dell'associazione Catarsi

La mostra, ospitata nella sede dell’associazione culturale, è stata curata dal segretario dell’associazione Gianluigi Pezzali (la presidente è Angela Codovilli) e vede al suo interno cimeli, archivi, testimonianze del periodo fascista (1919-1945) con particolare riferimento alla Repubblica Sociale Italiana (1943-1945) . Ora i cimeli sono stati donati in comodato al Comune e confluiti al Mu.Sa nella mostra «L’ultimo Fascismo».

«Sono rimasti consultabili circa 3.200 libri originali d’Epoca e circa 1.000 documenti e lettere a firma di Mussolini e dei più importanti ministri e gerarchi del fascio nelle varie epoche – ha spiegato Pezzali – Sarà inoltre possibile consultare circa 2.000 giornali, sia indipendenti che del Partito Fascista e bollettini di guerra».

Fatto denunciato ai Carabinieri

Aperta dal 2016, nel corso degli anni la mostra non è stata indenne da sfregi, l’ultimo in ordine di tempo risale a domenica 27 agosto quando ignoti hanno imbrattato con uno spray di colore rosso acceso la vetrina principale della sede:

«La scritta “Salò, antifasci” starebbe per “Salò, antifasci(sta)” forse è rimasta tale per mancanza di spazio sul vetro o perché hanno dovuto fuggire disturbati dall’arrivo di qualcuno – ha commentato Pezzali, che ha denunciato l’accaduto ai Carabinieri – Nella serratura d’accesso hanno inoltre inserito con del collante un fermaglio per fogli per impedire a me e ai visitatori di entrare».

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